Di Sabrina Bertini, Lista civica “In Comune”

RECANATI - Ci sono momenti in cui l’emergenza obbliga all’unità e alla condivisione delle scelte e alla sospensione delle dispute politiche e della contrapposizione fra maggioranza e minoranza.la torre il poeta e il

Ma il politicamente corretto a volte rischia di fare più danni, soprattutto quando finisce per favorire il politicamente scorretto.

Mi riferisco a quanto sta succedendo a Recanati ed in particolare al Colle dell’Infinito, oggetto di articoli sulla stampa anche nazionale e di servizi giornalistici sulle reti Rai.

E’ di questi giorni la notizia proveniente dal Palazzo secondo la quale il Colle dell’Infinito avrebbe subito danni in conseguenza delle ultime scosse di terremoto e che si sarebbe aggravata la crepa esistente sulle mura che delimitano il colle.

Senonchè le crepe sembrano proprio le stesse che si sono manifestate da anni e che hanno costituito uno dei motivi, insieme alla frana anch’essa esistente da decenni, per la richiesta al Governo di fondi pubblici per la sistemazione.

Richiesta avanzata ben prima del terremoto come testimoniano gli articoli di stampa, i comunicati, gli atti dell’amministrazione.

Che dire? Che ci si vuole approfittare di una disgrazia come quella che ha colpito i nostri territori per far inserire tra gli interventi anche quello sul Colle dell’Infinito? Sarebbe grave. Oppure è un allarmismo esagerato? E se è vero che la frana si è aggravata come si può stare tranquilli per la circolazione sulla strada sottostante e per le abitazioni della zona? Quali verifiche sono state fatte?

Colle dellinfinitoComprendo la situazione di emergenza e di difficoltà ma l’allarmismo sul Colle è un po’ sospetto.

Che dire poi dello sgombero del palazzo Comunale e del trasferimento degli uffici?

Non discuto sul dovere di assicurare la sicurezza per i cittadini e per i dipendenti ma non ho ben capito se il palazzo comunale è agibile oppure no, se si tratta di misure precauzionali in attesa di maggiori verifiche, se invece vi sono segni dai quali già desumere la pericolosità dell’edificio, se, chi e come verranno fatti accertamenti mirati, quali i tempi.

Perché la questione non può essere lasciata ad una intervista del Sindaco, sono necessari atti amministrativi precisi per decidere di chiudere un edificio pubblico e trasferire la sede municipale e alle ore 11,40 del 2 novembre, mentre sto scrivendo questo comunicato, sul sito web del Comune, sulla pagina ordinanze, sull’albo pretorio on line, non compaiono atti aventi ad oggetto il trasferimento e le ragioni (l’ultima ordinanza parla di chiusura fino al 31 ottobre).

Credo che i cittadini abbiano bisogno di chiarezza e verità e con loro tutti i consiglieri comunali che li rappresentano e che non hanno ricevuto alcuna comunicazioni in merito.