Di Massimiliano Grufi, assessore allo sport

grufi6La vicenda legata allo sfratto della associazione sportiva “Ginnastica Artistica Recanati” e della successiva emergenza per la ricerca di nuovi spazi funzionali allo svolgimento dell’attività, tocca profondamente l’ambiente recanatese, le istituzioni, le altre associazioni sportive ed in generale i soggetti di volontariato che svolgono attività nel nostro territorio, le persone che in questi ultimi anni hanno avuto responsabilità amministrative legate proprio a tale settore, quello sportivo e dell’attività giovanile.

L’amministrazione comunale si è incontrata nei giorni scorsi con la dirigenza dell’associazione sportiva valutando quali potessero essere i percorsi da seguire per tamponare un’esigenza urgente, ma soprattutto, per individuare una soluzione definitiva ad un problema annoso.

Gli investimenti effettuati in questi ultimi anni per la messa a norma e riqualificazione degli impianti sportivi sono stati molti ed hanno riguardato strutture già esistenti, pensiamo allo stadio “N.Tubaldi”, al campo sintetico “Fratelli Farina”, al campo di Villa Musone, alle palestre ed ai campetti polivalenti di via A.Moro, ma anche nuovi interventi come per il completamento del palazzetto dello sport e la realizzazione della pista ciclabile di chiarino, oltre che per i diversi campetti polivalenti oggi sparsi per la città di Recanati.

Nel frattempo si è cominciato a parlare di “Campus Urbano” con la necessità di realizzare una zona sportiva a valle del palazzetto, completando finanche le opere di urbanizzazione della struttura esistente.

Infatti, come amministrazione comunale, ci siamo resi conto che cresceva la domanda di utilizzo delle strutture a fronte del crescente numero di iscritti alle varie associazioni sportive.

Oggi, come il sottoscritto ha più volte sottolineato, quella ipotesi, Campus, diventa quanto mai urgente; naturalmente la necessità di individuare spazi non è legata essenzialmente a quella zona, né ad alcun progetto, ma occorre guardarsi intorno con serietà, trovando luoghi, risorse e collaborazioni più efficaci e rispondenti ad un programma di sviluppo di una società che ha dato e continuerà a dare molto ai giovani del nostro contesto territoriale.

Contestualmente, altre società “minori” soffrono a causa di spazi non sufficienti, o ancor meglio, di spazi non adeguati all’attività svolta.

Infatti le strutture scolastiche, seppure oggetto di continui interventi, non possono sopportare l’attività di molte associazioni, essendo strutturalmente inadeguate e divenendo, con il tempo, obsolete per l’attività motoria dei bambini e delle bambine della scuola primaria, veri protagonisti delle medesime strutture, invece, idonee per lo svolgimento di attività di base.

La possibilità di individuare un nuovo contesto per diverse discipline sportive significherebbe anche poter liberare quelle strutture scolastiche minori non adeguate all’attività agonistica pomeridiana.

Questo tentativo deve essere percorso fino in fondo; per tali ragioni, nei prossimi giorni ho preso l’impegno di convocare una riunione con quelle associazioni, in primis la ginnastica artistica, che si trovino nelle condizioni di criticità suesposte.

Naturalmente tale ipotesi potrebbe richiedere all’amministrazione comunale un sacrificio non indifferente in termini di risorse economiche, da valutare seriamente e comunque da considerare significativo e rilevante ai fini della promozione sociale che tutti abbiamo sempre riconosciuto svolgere al mondo dell’associazionismo sportivo.

Per queste ragioni ritengo che l’impegno dell’amministrazione con il prossimo bilancio preventivo 2009 debba essere chiaro e rispondente alle diverse esigenze maturate nel tempo.

Tale scelta significherebbe rafforzare un indirizzo intrapreso qualche anno fa all’insegna della valorizzazione degli impianti sportivi e quindi dell’attività giovanile e delle politiche a sostegno dei più giovani.