RECANATI –In lacrime, è stata la figlia Graziella, a ritirare la medaglia del Presidente della Repubblica ai deportati o internati nei campi di lavoro nazisti.

Giuseppe Moriconi sarebbe potuto essere uno di “quelli che l’hanno potuta raccontare” una volta tornato a casa. Ma il destino ha voluto che dopo essere stato liberato e rientrato a casa, le terribile sofferenze patite nel lager, lo costrinsero immediatamente in ospedale a Recanati, dove morì davanti agli occhi della piccola Graziella.

Quegli occhi oggi hanno pianto di lacrime di commozione ritirando l’onorificenza che la Presidenza della Repubblica concede agli ex “schiavi di Hitler”, quegli italiani, civili e militari, che vennero deportati per diventare “carne” da sacrificare nelle gallerie sotterranee dove erano stati realizzati insediamenti industriali bellici.

La consegna, presente il sindaco Fiordomo, è avvenuta alla presenza del Prefetto di Macerata, dott.ssa Roberta Preziotti, nel Giorno della Memoria.

giorno memoria medaglie deportati 10 650x490