RECANATI – Getta la spugna Anna Maria Dalla Casapiccola delusa da tanto accanimento contro il suo progetto di recupero del casale (foto sotto) lungo la circonvallazione, ai margini esterni del Colle dell’Infinito.PICT6009 2

Nonostante le aule dei tribunali le abbiano dato ampia ragione contro chi sosteneva il rischio cementificazione del colle (che sta da un’altra parte ….), ben quattro le sentenze a suo favore (due del Tar e due del Consiglio di Stato), la signora Dalla Casapiccola ha deciso che il casale e i quattro ettari di terreno intorno vadano in vendita. Lei almeno ha queata intenzione. Saranno poi i figli ed il marito a dire anche la loro in via definitiva. Ma lo sconforto della signora è notevole per come si è sviluppata la vicenda.

Quando il progetto di restauro partì (nell'immagine in basso la realizzazione finale), ben diverse erano le condizioni economiche, oggi a distanza di anni, con ingenti spese per ottenere giustizia, ci sono stati dei cambiamenti che non consentono di realizzare il progetto con risorse proprie che la signora ha deciso di concentrare sull’attività di accoglienza nella dimora storica di via Roma dove ha allestito un B&B di alto livello per una clientela altrettanto. Oltre che mettere a disposizione parco (una raro esempio di giardino rinascimentale all’italiana) e le cantine per manifestazoni e cerimonie.

Se non ci saranno acquirenti (ma la location è …. favolosa) il casale rimarrà quel rudere che non costituisce certamente un bel vedere per chi percorre quel tratto di marciapiede definito “passeggiata leopardiana”.

Contro il progetto dalla Casapiccola di ristrutturare la casa colonica che risale al ‘900 e quindi nulla a che vedere con l’epoca di Leopardi, si erano scagliati in tanti, compresa la stessa Sovrintendenza. Doveva essere un restauro conservativo a fini abitativi e tra l’altro in sede progettuale era stata ridotta di tre volte la capacità edificatoria. Ma per il partito del no era … cementificazione.

Da questa vicenda escono tutti sconfitti, purtroppo anche chi ha avuto ragione ed oggi non se la sente più di avventurarsi nell’esecuzione del progetto.

La posizione del casale e l’area verde circostante difficilmente resteranno senza un acquirente, forte tra l’altro di 4 giudizi a favore della proprietà per mettere a posto quella zona oggi soli in degrado.

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