Botta e risposta tra Umberto Simoni (consigliere comunale PD) ed Enzo Marangoni (consigliere comunale della Lega Nord), sul tasso di utilizzo di taluni servizi o assistenza pubblici di cittadini extracomunitari rispetto ai residenti recanatese su cui la Lega aveva diffuso una nota con delle cifre.Simoni_Umberto

Dalle pagine del Resto del Carlino  si legge che “ … Simoni entra a piedi pari sulla denuncia fatta dal consigliere Marangoni della Lega Nord sugli extracomunitari “pigliatutto” in tema di asilo nido e case popolari. Lui fotografa una realtà ben diversa da quella dipinta da Marangoni.

“Se solo 4 bambini stranieri, dice Simoni, sono stati in lista d’attesa per entrare nell’asilo nido, negli ultimi cinque anni, a fronte dei 115 italiani, è perché sono poche le domande presentate da immigrati, non certo perché favoriti nella graduatoria. Il meccanismo dell’assegnazione dei punteggi, favorisce le persone che lavorano e non la famiglia con tanti figli.”

Relativamente alla frequenza al nido, sottolinea ancora Simoni, "il 19,07% dei bambini è straniero e l’80,93% è rappresentato da italiani. Dov’è quindi l’immigrato pigliatutto?” Anche sulla graduatoria per l’assegnazione delle case popolari i numeri, per il consigliere del Pd, sono ben altri.

“Su 54 persone, a cui è stato attribuito il punteggio per il reddito, solo 23 sono stranieri e 31 italiani; su 25 nuclei familiari che vivono in alloggi impropri, inadeguati e antigienici, 11 sono immigrati e 14 italiani; infine su 41 richiedenti con il punteggio per il nucleo familiare composto da più di 3 persone 26 sono stranieri e 15 italiani. La giunta, conclude Simoni, sta predisponendo una nuova convenzione con gli asili nido privati in modo da ampliare il numero dei posti disponibili da 65 a 80 azzerando così, di fatto, l’attuale lista d’attesa. Relativamente al grave problema degli alloggi sono stati già presi contatti sia con la Regione che con l’ERAP di Macerata per verificare la possibilità d’investimenti sul territorio per la costruzione di nuovi alloggi e entro la fine del mese verrà pubblicato il bando per l’assegnazione delle case popolari al fine di accertare l’effettivo bisogno di alloggi in città.”

Non ci sta Marangoni che prontamente replica a stretto giro di posta.

Di Enzo Marangoni, consigliere comunale Lega Nord

Rimaniano increduli per  quanto asserisce il Consigliere Simoni, in un articolo di stampa apparso nei giorni scorsi, riguardo ai dati sugli asili nido e case popolari. Infatti il collega Simoni  interpreta i dati ufficiali, forniti dal Comune, in modo del tutto personale e a suo uso e consumo. I numeri sono oggettivi caro Simoni e non si interpretano in mala fede. Marangoni2La situazione è molto chiara ed evidente a tutti e i dati confermano cio’ che sosteniamo e che ora ripetiamo. Negli asili nido recanatesi le famiglie italiane sono penalizzate, senza ombra di dubbio, perché i bambini italiani che riescono ad accedere agli asili nido rappresentano, negli ultimi 5 anni, solo lo 0,25% sul totale della popolazione residente italiana, contro lo 0,88% della popolazione residente straniera. Ciò ha costretto 155 famiglie italiane, in questi ultimi cinque anni, a dover rinunciare all’asilo nido creando in talune situazioni  forti  disagi. A ciò va aggiunto che molte famiglie recanatesi hanno persino rinunciato a far domanda per l’asilo nido vista la scarsa probabilità di accesso per i loro figli.

Per quanto riguarda infine le case popolari assegnate negli ultimi 10 anni a Recanati, ribadiamo che su 21 case popolari  ben 14 sono  state assegnate ad extracomunitari e solo 7 agli italiani. Quindi il 66% delle case popolari disponibili sono state date agli extracomunitari. Se rapportiamo questi dati al numero medio dei residenti a Recanati negli ultimi 10 anni (circa 20.000 italiani e 1500 extracomunitari) emerge  che solo lo 0,035% dei recanatesi hanno beneficiato delle case popolari a fronte invece dell’ 1.4% degli  extracomunitari.

Se vogliamo  approfondire ancor di più la realtà, diciamo anche che quasi il 4% degli extracomunitari gode dell’esenzione dei buoni mensa scolastici contro lo 0,26% degli italiani.  Vanno anche aggiunti gli extracomunitari che, di fatto, non pagano le mense scolastiche pur non usufruendo dell’esenzione.

Sarebbe auspicabile quindi che la sinistra la smetta di raccontare bugie e si impegni invece a tutelare i recanatesi e gli italiani che da generazioni hanno costruito con fatica e sudore questo Stato sociale  e economico del quale hanno il diritto di usufruire per primi, non per ultimi.