Grande serata di musica e tante emozioni per il ritorno di Musicultura a Recanati con il concerto al Teatro Persiani. Succede con la manifestazione che compie 21 anni, “si faceva una grande festa ai miei tempi –ha sottolineato la conduttrice Carlotta Tedeschi- perché quella dei 21 era il raggiungimento della maggiore età, e occorreva coronare quel traguardo con qualcosa si speciale”. C’è molto amarcord nella serata che sancisce il ritorno di Musicultura a Recanati dopo anni di esilio, comunque dorato. Ci si ricorda di quel cinemino dove l’allora Premio Città di Recanati mosse i primi passi, per poi passare alla mitica “bocciofila”, un passaggio nello scenario di piazza Leopardi. Poi la politica che tenta di entrare nel premio ed imporre i suoi riti.

E 5 anni fa l’esilio a Macerata ed un ulteriore crescita della manifestazione.

mu1Ieri sera un ritorno alle origini in quella sede “storica”, tappa importante e caratterizzante di questo festival che ha sempre premiato la qualità e l’originalità degli artisti che hanno dato vita a performance dal sapore unico.

Macerata continuerà ad ospitare le serate finali nella suggestiva cornice dello Sferisterio, ma Recanati tornerà ad ospitare audizioni e pre serata di presentazione dei 16 finalisti della kermesse che poi su Radio1Rai decreterà gli otto che parteciperanno al gran finale. E ci sarà anche il ritorno di “Lunaria”, il grande incontro tra un cantautore ed un personaggio dell’arte o della scienza in un inusuale confronto. “Lunaria”, altra manifestazione che la “politica” quella ottusa, ha costretto a sospendere.

Di Piero Cesanelli, direttore artistico di Musicultura, sottolineiamo un passaggio durante la pre conferenza stampa, “una manifestazione che nel suo complesso costa meno dell’impresa di pulizie a Sanremo …”.

Aula Magna che ospita la conferenza stampa e Teatro Persiani che offre un giardino al suo esterno per quello sbocciare poi di fiori (di suoni e parole) al suo interno. Centro storico che torna ad animarsi di quei gruppi spontanei che si formano intorno ad una chitarra o uno strumento occasionale. Si torna a respirare quell’aria da “dopo festival” che molti incantò con le sue suggestioni e miti, compresa pure qualche leggenda.

La cronaca però incombe.

Luca Carboni (nella foto in alto e a lato) ai 16 finalisti del concorso: “Cercate di mu2essere sempre voi stessi e non sacrificate la vostra originalità per assecondarla a modelli prefissati”

Quella dell’anteprima nazionale di Musicultura al Teatro Persiani di Recanati, condotta da Gianmaurizio Foderaro e Carlotta Tedeschi di Radio Uno Rai è stata una serata di alto valore artistico.

L’esibizione dei finalisti del concorso ha offerto ad un platea stracolma uno spettacolo ricco e variegato. Ognuno con il proprio talento e il proprio stile, i 16 finalisti, seppur visibilmente emozionati, hanno presentato i loro brani, dimostrando che si può parlare ancora di musica di qualità e che ancora una volta la commissione d’ascolto di Musicultura ha centrato l’obiettivo di individuare dei veri e propri talenti della musica d’autore. Ecco l’ordine di esibizione: Humus (Vignola-Mo) con “Cenere al vento”, Sara Rados (Firenze) con “Marzo”, Mocambo Swing (Udine) con “Il dolce del sale”, Alessandra Falconieri (Roma) con “La rosa caduta alle 5”, Caraserena (Roma) con “La notte che inventarono il T9”, Simona Gretchen (Faenza-Ra) con “Bianca in fondo la  mare”, Terrasonora (Napoli) con “Guardame”, Canemorto (Scarperia-Fi) con “Giuliano non lo sa”, Radiolondra (Riccione-Rn) con “Certe volte”, Serena Ganci (Palermo) con “Addio”, Jang Senato (Bagno di Romagna) con “La bomba nucleare”, Andrea Epifani (Galatone-Le) con “Tzigano della badante”, Giancarlo Ingrassia (Trapani) con “Per votarmi scrivi sì”, Francesca Romana (Cesena) con “Il tuo nome e il veleno, Gappa (Modena) con “Mio fratello”, Ipercussonici (Catania) con “Sicily”. (nella foto i finalisti nel'Aula Magna)

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Suggestiva la performance di Luca Carboni, che in chiusura di serata ha proposto i suoi brani più famosi, compreso un omaggio a Francesco De Gregori, dimostrando che la musica d’autore è ancora molto apprezzata ed è in grado di risvegliare i sentimenti più profondi dell’anima. Il cantautore bolognese ha più volte affermato quanto Musicultura sia importante in questo momento storico in cui la musica popolare viene sacrificata e ha incoraggiato più volte i 16 artisti emergenti in gara: “ad essere coerenti con la propria ispirazione. Il rischio è quello di non essere originali, mentre dentro di noi, anche se a volte non si riesce a valorizzarlo, abbiamo un potenziale di originalità pazzesco che spesso si tende a sacrificare”.

L’evento è stato significativo soprattutto per la cittadina leopardiana che ha visto il ritorno di Musicultura nella propria terra d’origine. Grande orgoglio per il sindaco, Francesco Fiordomo, ma sopratutto per il direttore artistico, Piero Cesanelli, che ha commentato: “vedere così tanti soggetti consapevoli del valore di Musicultura e della sua posizione di prestigio conquistata nel corso degli anni non può che entusiasmare”. Ha anche doverosamente ringraziato tutte le autorità sono intervenute e che sostengono il festival in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo: “Ringrazio tutti i soggetti che ci sostengono. Quello che si è avvertito in conferenza è che dal main sponsor, Banca Popolare di Ancora con il suo presidente Corrado Mariotti, al presidente della Camera di Commercio di Macerata Giuliano Bianchi, dalla Provincia di Macerata alla Regione Marche fino alle università di Camerino e Macerata, tutti dimostravano un grande rispetto e una grande partecipazione di affetto e stima al di là del contributo economico che elargiscono”.

Dopo questa carica di adrenalina ci si prepara alla scelta degli 8 vincitori che vedremo salire sul palco dell’Arena Sferisterio di Macerata per le serate finali del festival, il 18, 19, 20 giugno.

A decretarli dal mese di aprile il pubblico che potrà esprimersi ascoltando i 16 brani finalisti  su Radio Uno Rai e il Comitato Artistico di Garanzia, composto in questa XXI edizione da:

Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Lucio Dalla, Cristiano De André, Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Giorgia, Joumana Haddad, Dacia Maraini, Gino Paoli, Vasco Rossi, Teresa Salgueiro, Ettore Scola, Michele Serra, Daniele Silvestri, Paola Turci, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Antonello Venditti, Lello Voce.

pers_011Saliti sul palco il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo e il presidente della Provincia di Macerata Franco Capponi, che hanno scherzato un po’ tra di loro sul fatto che pur  appartenendo a schieramenti politici diversi sono concordi nel riconoscere una grande valore culturale a Musicultura.

Intervenuto anche l’avvocato Leopoldo Lombardi, presidente dell’AFI, amico del festival da sempre e felice di sostenere la causa della  tutela della cultura musicale italiana. E Musicultura è una realtà che va tutelata.

Una sorpresa l’arrivo e l’esibizione live di Jacopo Ratini (foto a lato) vincitore di jacopo_ratini_boxMusicultura 2009 e reduce dall’esperienza sanremese. Jacopo ha proposto la sua canzone dicendo che l’ha scritta proprio a Recanati.

In finale verso le 00.30 la perfomance di Luca Carboni con i suoi brani storici e un omaggio a Francesco De Gregori.