Continua la stagione delle iniziative per l’US Acli Recanati – Accademia del Basket.
Si è infatti svolto presso il Teatrino dell’Assunta della Fondazione Ircer di Recanati, l’incontro su ‘LO SPORT PER STARE BENE – La psicologia nello sport’, grazie alla collaborazione avviata tra la società sportiva e il Poliambulatorio Centro Polispecialistico Villa Musone tramite il Dott. Esposito.
La dott.ssa Patrizia Politano e la dott.ssa Valentina Mordini hanno affrontato in modo dinamico e dialettico il tema dello sport giovanile focalizzando l’attenzione sul modo giusto di fare attività, valorizzando la persona nella fase di crescita psico-fisica e privilegiando quindi gli aspetti della collaborazione e della competenza rispetto a quelli della prestazione e della competizione.
Lo sport è divertimento, ha esordito un ragazzo della squadra under 13 dell’US Acli Recanati, al quale si sono poi aggiunti altri suggerimenti ... salute, stare insieme, sacrificio, sfida, ecc.1456436 Neurobica 2 thumb big
L’elemento sul quale si è posta la maggiore attenzione di ragazzi e genitori, oltre che dei dirigenti e degli allenatori, è stato quello di come rendere compatibile l’obiettivo della vittoria, che risponde alla naturale competizione agonistica anche nel settore giovanile, con quello della necessità che lo sport rimanga divertimento e non sia percepito come un obbligo tale da causare fastidio, timori, sino addirittura a creare angoscia nei ragazzi più sensibili.
‘Se l’attività sportiva sarà finalizzata in modo esclusivo alla vittoria - dichiara il presidente US Acli Recanati Massimiliano Grufi - ciò sarà dovuto ad una impostazione che vede nel risultato utile l’unico obiettivo da raggiungere. Questo comporterà l’impossibilità di valorizzare ogni ragazzo, concentrandosi solo sui migliori, sino a danneggiare quelli che non saranno in grado di rispondere adeguatamente agli impulsi dell’allenatore e della società. Risultato sarà quello di favorire l’allontanamento dallo sport, la sfiducia in se stessi e la difficoltà a relazionarsi con gli altri. Questa è la lezione migliore che abbiamo ricevuto dalle relatrici e che è in linea in modo assoluto con il nostro modo di pensare’.
‘Al contrario, se invece della prestazione e della competizione, prevarranno competenza e collaborazione, ogni ragazzo avrà la giusta attenzione per migliorare nel tempo che gli sarà necessario. La sfida non sarà quindi tanto con gli altri ma prevalentemente con se stesso. Ciò non vuol dire che tutti saranno allo stesso livello, perché le capacità e le attitudini sono oggettivamente diverse. Tuttavia, l’atteggiamento dell’allenatore e della società sarà differente verso chi sbaglia o verso chi sta facendo un suo percorso di crescita. Questo porta a non riconoscere i propri limiti? Niente affatto. Nell’allenamento si riuscirà a comprendere i propri punti di forza e le proprie debolezze. Sarà anche normale che i migliori avranno più spazio in campo, ma ognuno avrà la sua occasione e sarà apprezzato per quanto potrà portare, in collaborazione con i compagni di squadra per il raggiungimento del risultato migliore. In questa visione, sebbene la vittoria rimanga l’obiettivo, non necessariamente risulterà un valore. Anche da una sconfitta infatti si può imparare molto’.
Bella la partecipazione dei ragazzi che, nell’ambito di un gioco tra due gruppi, hanno anche scritto cosa per loro significasse collaborazione, competenza, ecc., facendo trapelare l’armonia che esiste in questo gruppo.
Evidentemente il lavoro che si sta facendo è buono e le iniziative in corso dimostrano che la strada è quella giusta. Ora si sta già guardando al futuro, immaginando altre iniziative da portare avanti.
‘Voglio ringraziare - continua Massimiliano Grufi - i dirigenti che hanno seguito da vicino l’organizzazione di questa iniziativa, in modo particolare Roberto Di Lorenzo. Allo stesso tempo, il mio ringraziamento va ai dirigenti che accompagnano i ragazzi nel loro campionato, Andrea Piccinini, Andrea Guglielmi, Marco Postacchini, Gianluca Grufi e naturalmente lo stesso Di Lorenzo. I risultati sono importanti, non solo per il numero di partite vinte, ma soprattutto per la metodologia che stiamo portando avanti come società. Un grazie sentito agli allenatori Luciano e Anna che hanno dato concretezza a questi principi’.