ANCONA/MACERATA - Le Marche, i tanti volti della solidarietà e della dignità". Questo il tema della 12ma Giornata delle Marche, che si è svolta al Teatro Lauro Rossi di Macerata, città che ha ospitato anche l'edizione 2009.55bc265597217b631c4fc1fbd58ab4b1

La festa cade in un periodo difficilissimo per la regione, ma anche con il terremoto la comunità marchigiana è stata capace di confermare la sua natura solidale, orgogliosa, fattiva.

Il 10 dicembre rappresenta una data simbolica: celebra la Madonna di Loreto, coincide con la Giornata della Pace voluta dal Consiglio Regionale ed è anche il giorno della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.

Quest'anno il premio Picchio d'oro viene assegnato a Giuseppe Zamberletti, fondatore della Protezione Civile Nazionale, per il determinante lavoro che la stessa protezione civile sta svolgendo in questi mesi nelle zone del sisma.

Il Premio "Presidente della Regione Marche" è invece attribuito da Luca Ceriscioli a Mario Pianesi, che ha fondato la rete del Punto macrobiotico ed è stato un pioniere dello sviluppo sostenibile.

Alla cerimonia prendono parte oltre ai sindaci delle Marche il commissario per la ricostruzione Vasco Errani, il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, e Franco Nicoletti, presidente del Consiglio dei marchigiani nel Mondo.

Sono 128.091 i marchigiani iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero che a dicembre 2015 risiedevano in altre nazioni, 5.953 in più rispetto al 2014. Un'incidenza sul totale della popolazione marchigiana pari all'8,3%.

Sono alcuni dati emersi dal Report annuale 'Italiani nel mondo' presentato dalla professoressa Carlotta Venturi della Fondazione Migrantes nel corso di un convegno a Macerata promosso dalla Regione Marche e dal Consiglio dei Marchigiani all'estero tra gli eventi collegati alla celebrazione della Giornata delle Marche, in programma domani a Teatro Lauro Rossi. "Quello lanciato da qui oggi - ha detto l'assessore Moreno Pieroni - è un segnale molto forte di collaborazione e di relazione sempre più stretta. Vogliamo costruire insieme una progettualità comune dalla quale non sia assente il messaggio che potete portare all'estero come i migliori testimonial della ripresa delle Marche, della restituzione alla vita normale dopo il dramma del sisma che ci ha colpito".

“I valori che abbiamo scritto sul titolo di questa giornata, dignità e solidarietà –afferma il presidente della regione Marche, Ceriscioli-, sono quelli che abbiamo scoperto con forza all’indomani di quella che possiamo definire la più grande tragedia nelle Marche dopo la seconda guerra mondiale: oltre le 50 vittime, più di 30 mila sfollati, i danni a persone, cose, beni, imprese e servizi. Una catastrofe di grandi proporzioni. Tutto questo ci ha permesso però di ritrovare e riscoprire tutta la dignità dei marchigiani, un popolo orgoglioso, laborioso che non si è lasciato andare e ha saputo reagire molto bene. Nello stesso tempo la solidarietà, valore fondante della nostra comunità, insieme a tutta quella che abbiamo ricevuto: dalla protezione civile, ai vigili del fuoco e a tutti i corpi delle forze dell’ordine, dei tanti volontari che sono venuti da tutte le regioni a darci una mano. Abbiamo sentito vicine le altre regioni, le istituzioni e lo Stato. C’è stata un’enorme gara per portare aiuto alla popolazioni colpite. Poter ripartire dalla dignità dei marchigiani e dalla solidarietà ricevuta è il modo migliore per costruire quello che dobbiamo fare nei prossimi mesi. Dare con la ricostruzione materiale risposta e rappresentazione di tutta la dignità che abbiamo dimostrato e ringraziamento tangibile alla grande solidarietà ricevuta.”

1cf34f67a582f5abb354ad7236faac6e“Picchio d’Oro a Giuseppe Zamberletti, “padre fondatore della protezione civile italiana” e “Premio del presidente della Regione Marche” a Mario Pianesi, scienziato autodidatta e pioniere dello sviluppo sostenibile. Sono le due personalità insignite dei riconoscimenti previsti nell’ambito della celebrazione della Giornata delle Marche. Attestazioni che sottolineano il senso di appartenenza della comunità regionale e riconoscimenti per cittadini che si siano distinti nei settori di competenza. Il “Picchio” viene conferito con decreto del presidente della Giunta regionale, su indicazione di un’apposita commissione, composta da cinque consiglieri regionali nominati dall’Assemblea legislativa. La commissione del 2016 è stata presieduta dal consigliere Claudio Minardi. Il “Premio” viene invece assegnato personalmente dal presidente della Regione.

Il Picchio d’Oro è andato a Zamberletti con questa motivazione: “All’Onorevole Giuseppe Zamberletti, padre fondatore della Protezione Civile Italiana, si devono la nascita del Dipartimento della Protezione Civile, l’introduzione del concetto di previsione e prevenzione distinto dalle attività di soccorso, l’organizzazione del Servizio Nazionale in tutte le sue componenti, la valorizzazione degli enti locali e del volontariato ed anche l’avvio della riforma del settore che culminerà con l’approvazione della legge n. 225/1992. Esempio di altissimo impegno, profonda umanità, indiscussa professionalità e spirito di servizio profusi a favore della cittadinanza. Le Marche con gratitudine”. Questo riconoscimento, ha detto Zamberletti, “riguarda tutti quelli che hanno lavorato per la protezione civile. Quelli che, dal 1981, quando è nato il sistema italiano di protezione civile, hanno operato per renderlo sempre più efficiente e capace di intervenire. E anche per quanti oggi si battono perché la protezione civile, come abbiamo voluta dall’inizio, fosse un’organizzazione capace di intervenire nel soccorso con grande puntualità e efficienza, ma anche capace di svegliare una cultura della prevenzione, senza la quale il soccorso diventa sempre un momento drammatico della vita di questo Paese. Invece deve essere allontanato con una politica capace non di evitare le catastrofi naturali, ma limitare le conseguenze sulla vita delle persone”. Riferendosi all’ultimo sisma che ha sconvolto l’Italia centrale e le Marche, in particolare, Zamberletti ha evidenziato che “nel settore delle prevenzione siamo ancora all’inizio perché la prevenzione è il risultato di una politica dei governi nazionali e locali; ma questa politica è anche il risultato della pressione dell’opinione pubblica che si esercita grazie a una cultura della prevenzione che prema sulla classe politica perché promuova interventi capaci di allontanare, il più possibile, il pericolo delle calamità”.
L’indicazione di Pianesi sottintende, invece, la gratitudine della Regione per la sua quarantennale attività di pioniere nella diffusione - a partire dalle Marche, per poi arrivare nei cinque Continenti - di stili di vita e alimentari (le cinque diete MA-PI) più sani ed equilibrati. Presidente dell’associazione internazionale “Un punto macrobiotico”, Pianesi ha ideato un modello di sviluppo sostenibile che, attraverso l’agricoltura naturale (la policoltura MA-PI) ricostruisce l’ambiente e tutela la salute e l’economia di tutta la popolazione. Nel 1975 ha stimolato, nelle Marche, l’apertura della prima azienda agricola biologica italiana. Da questa tappa parte tutta la sua attività. Oggi l’associazione “Un punto macrobiotico” conta più di centomila soci, con attività patrocinate da Ministeri e istituzioni italiane ed estere (come Fao, Onu, Unesco). Pianesi ha ricevuto più di 180 encomi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

Le due sculture conferite come “Picchio d’Oro” a Giuseppe Zamberletti e “Premio speciale del presidente” a Mario Pianesi sono state realizzate da due studenti delle Accademie delle Belle Arti di Macerata e Urbino che hanno partecipato al bando di concorso promosso dalla Regione. In palio, una borsa di studio del valore di 500,00 euro e analogo rimborso alle Accademie per le spese di realizzazione. Il “Picchio d’Oro” è stato ideato dallo studente Antonio Giusti (Belle Arti di Urbino) e il “Premio speciale” da Ado Brandimarte (Belle Arti di Macerata). Al concorso hanno partecipato anche Sabrina Elia e Li Guoyan (Urbino), Francesca Fiordelmondo, Andrea Marcaccio e Simone Doria (Macerata). Quest’anno la Regione ha scelto di valorizzare le competenze e le capacità dei giovani artisti marchigiani, sperimentando una formula che incentivasse la creatività degli studenti iscritti alle due Accademie delle Marche. In accordo con i direttori Paola Taddei (Macerata) e Umberto Palestini (Urbino), si è scelta la formula del “concorso premio” per realizzare sculture originali e inedite, che interpretassero liberamente il concetto stilizzato di “Picchio”: il simbolo della Regione Marche. Le realizzazioni dei vincitori Antonio Giusti e Ado Brandimarte affiancheranno quelle di noti artisti marchigiani (come Trubbiani, Pomodoro Valentini e Rossi, solo per citarne alcuni) che hanno ideato i premi delle precedenti edizioni.

Sono state del maestro Marco Santini le musiche che hanno allietato la XII edizione della Giornata delle Marche, dedicata ai tanti volti della solidarietà e della dignità che hanno connotato questo 2016 marchigiano. Al violinista e compositore è stato assegnato il compito di aprire e chiudere la manifestazione, con i suoi due brani titolati, rispettivamente, “Il Cristo delle Marche” e “Fiori al Vento”. Il maestro ha anche curato alcuni intermezzi musicali durante lo svolgimento dell’evento.
Marco Santini, violinista marchigiano, ha studiato prima al Conservatorio di Fermo e poi si è diplomato a pieni voti presso la Hochschule für Musik and Darstellende Kunst di Heidelberg-Mannheim (Germania). Nel 2010 si è anche laureato, sempre a pieni voti, in musica con indirizzo pedagogico all’Università di Mannheim. Ha all’attivo premi e riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Collabora con diverse orchestre sia in Italia che all’estero. In una recente tournée in Argentina e Uruguay per “I Marchigiani nel mondo” insieme alla sorella Lucia, è stato insignito della cittadinanza onoraria della città di San Lorenzo di Rosario per le numerose attività culturali svolte a favore della comunità. Nel gennaio 2014 ha ricevuto una lettera di complimenti e di ringraziamento da Papa Francesco che ha ascoltato “Il Cristo delle Marche”, primo brano da lui composto ed eseguito, sempre in questo mese, al Pantheon di Roma davanti alle più alte cariche dello Stato.