MACERATA - Anche per quest’anno la Banca della Provincia di Macerata si è aggiudicata una valutazione di 4 stelle su 5 nella classifica stilata da Altro Consumo con riferimento alla “salute” degli istituti bancari.
Ogni anno infatti, Altro Consumo Finanza, un’associazione di 30 esperti finanziari indipendenti, redige uno studio sulla solidità delle maggiori banche italiane, basandosi sull’analisi di tre indicatori: il common equity tier 1 (CET1 ratio), il total capital ratio ed il Texas ratio; indici utilizzati dalle stesse autorità di controllo, quali BCE e Banca d’Italia, per monitorare la stabilità delle banche.
I primi due indici vengono calcolati rapportando il patrimonio dalla banca al totale degli impegni assunti, indicando la sua capacità di far fronte a potenziali difficoltà, mentre il Texas ratio mette in rapporto i crediti in sofferenza con i mezzi che la Banca ha a disposizione per farvi fronte (patrimonio e accantonamenti). Inoltre, la classifica premia gli istituti più trasparenti, attribuendo una stella in più a chi pubblica informazioni infrannuali, poiché per la sicurezza del cliente è importante avere informazioni aggiornate. Tutte le banche infatti pubblicano i dati necessari ai fini della suddetta valutazione con il bilancio annuale, ma nell’arco di un anno molte cose possono variare; pertanto, le banche che non pubblicano ulteriori informazioni nel corso dell’esercizio vengono penalizzate abbassando il loro rating di una stella.
Altro Consumo ha indicato chiaramente come ha attribuito le stelle alle Banche italiane: “il primo passaggio per convertire gli indicatori in stelle è stato calcolare un punteggio che riassuma i primi due indicatori e che indichi quanto la banca abbia ‘margini di manovra’. Un punteggio di 100 indica che la banca rispetta esattamente i criteri minimi imposti dalle autorità. Se il punteggio è inferiore a 100, la banca non rispetta questi livelli. Un punteggio superiore a 100, infine, indica che la banca è andata oltre il “minimo indispensabile”. Un punteggio di 150, per esempio, indica che la banca ha mezzi propri pari al 50% in più rispetto ai “paletti” imposti dalle autorità di vigilanza (7% per il Cet1 ratio e 10.5% per il total capital ratio). Insomma più il punteggio è alto, meglio è. In particolare, viene attribuita 1 stella alle banche che hanno un punteggio fino a 110, 2 stelle per chi arriva a un punteggio compreso tra 110 e 130, 3 stelle per chi si posiziona tra 130 e 150, 4 stelle per chi va oltre con punteggi da 150 a 200 e 5 stelle per chi addirittura supera quest’ultima soglia.”
La Banca della Provincia di Macerata ha ottenuto un rating di 4 stelle su un massimo di 5, in linea con le maggiori banche italiane. Un giudizio di tutto rispetto che conferisce tranquillità e serenità ai suoi clienti, in particolar modo se si osserva l’incremento di punteggio ottenuto rispetto all’esercizio precedente. Ogni stella corrisponde infatti ad un range di valori e la BPrM si è attestata, come nel 2016, su una valutazione di 4 stelle su 5, ma con un miglioramento del punteggio, passando dai 153,1 punti attribuiti lo scorso anno a 179,1 punti ottenuti nell’esercizio corrente.
Un balzo di qualità non indifferente, anche in considerazione che l’Istituto ha dichiarato di ambire all’obiettivo di raggiungere, in un prossimo futuro, la valutazione massima di 5 stelle, mediante l’aumento della propria patrimonializzazione e la riduzione degli NPL. Un obiettivo forse imminente, se si considera che in un anno l’Istituto ha migliorato la sua valutazione di 26 punti e che ne occorreranno ancor di meno per rientrare nella massima valutazione della classifica della salute delle banche e raggiungere le 5 stelle
.Inoltre, da un confronto con le altre banche locali, ne scaturisce che la Banca della Provincia di Macerata è uno degli istituti più solidi e trasparenti nel tessuto marchigiano.
BPrM quindi, unico Istituto marchigiano non appartenente a gruppi nazionali oltre a Carifermo, conferma di essere una Banca solida ed in salute, “un piccolo gioiello” come lo ha definito qualche giorno fa il Presidente Tartuferi (nella fotro insieme al direttore generale Cavallini), pronta ad affrontare nuove sfide per continuare a crescere e consolidarsi nel territorio.