SAN SEVERINO - Dal terremoto di Sarnano del 1904 a quello di Campotosto del 2017 passando per il sisma che sconvolse Marche e Umbria nel 1997 e per quello tornatosi a farsi sentire nelle stesse aree, ma anche in Abruzzo e Lazio, nel 2016.

Saranno ricordati tutti i più grandi terremoti che dal 1900 ad oggi hanno sconvolto l’Italia intera nella piccola mostra che verrà allestita in piazza Del Popolo in occasione della campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di Protezione Civile “Io non rischio” ospite domani e dopodomani (sabato 12 e domenica 13 ottobre).

L’iniziativa, patrocinata dal Comune, vedrà al lavoro i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile.terremoti storici

Lungo l’elenco delle devastazioni raccolte grazie alle ricerche degli storici settempedani Raoul e Lorenzo Paciaroni e già pubblicate nel volume “Memorie sismiche sanseverinati”.

Tra i sismi catastrofici figurano pure quello che interessò la città dal 22 marzo al 2 aprile del 1922, quello del 1936 a Caldarola, del gennaio 1937 sempre a San Severino Marche, dell’ottobre 1943 ad Ascoli Piceno, del 1951 a Sarnano, Cessapalombo e Caldarola e, di nuovo, del 1953 a San Severino Marche.

Poi i terremoti del 1956 a Caldarola e Amandola, del 1962 sempre a Caldarola, del 1972 ad Ancona e poi del 1979 in Valnerina.

Distruttivo il sisma del 1997 a Serravalle di Chienti come quello del 2009 all’Aquila, del 2012 a Finale Emilia e Mirandola, del 2016 ad Accumuli e Arquata del Tronto con il lungo sciame che ha poi sconvolto ben quattro regioni del centro Italia.

La campagna “Io non rischio” vedrà allestire in piazza un gazebo per l’intera giornata di sabato e nel pomeriggio di domenica allo scopo di informare la popolazione in particolare sulle azioni da mettere in atto in caso di terremoto.