SAN SEVERINO - “E adesso un Museo della Resistenza perché il passato non sia mai dimenticato”.

All’indomani del conferimento della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Città di San Severino Marche il sindaco Rosa Piermattei lancia il progetto di dare vita a una “raccolta della memoria” sull’onda delle motivazioni che hanno spinto il Capo dello Stato all’assegnazione dell’onorificenza dopo i fatti che si registrarono in città tra il 1943 e il 1945.

“La nostra popolazione – sottolinea il primo cittadino settempedano – ha fornito un contributo insostituibile alla Resistenza ed è stata un grandissimo esempio di sacrificio e virtù civiche. Qui nacque la banda del Battaglione Mario sui cui sentieri si incrociarono partigiani di diverse nazionalità. Ed è questo un caso unico per la storia”.

In attesa di conoscere quando verrà ufficialmente consegnato il riconoscimento dal Quirinale, l’assegnazione è datata 20 aprile come riportato nel sito delle onorificenze della Presidenza della Repubblica con il numero 861 del 2022, il sindaco ha ufficialmente reso nota, in Consiglio comunale, la decisione del Capo dello Stato giunta su proposta del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

“La medaglia al Merito Civile era attesa da anni, chi mi ha preceduto nella guida della Città l’aveva richiesta compiendo un lavoro di ricerca unico. Comune e Anpi, grazie alla figura del compianto Bruno Taborro, hanno lavorato a lungo perché si riconoscesse anche il valore militare di chi operò nel periodo in questione. Questa onorificenza rende merito alla Città, alle sofferenze e al dolore patito da tanti settempedani, alla lotta di chi sui sentieri della memoria operò, ai martiri di Chigiano e Valdiola. Mi auguro che questa medaglia, proprio nella memoria di Taborro, non divida ma unisca tutti in un percorso che deve essere di ricordo della nostra storia. Ho pensato subito, con i colleghi dell’Amministrazione, a un museo da dedicare a una importantissima pagina della nostra storia, la più importante di tutte. Mi ha fatto piacere ricevere, subito dopo aver ufficializzato la notizia in Consiglio comunale, la telefonata del presidente provinciale dell’Anpi di Macerata, Francesco Rocchetti, che proprio il 25 Aprile scorso, durante il suo discorso in occasione delle celebrazioni per la Festa della Liberazione, aveva auspicato l’assegnazione di un riconoscimento alla nostra città per i fatti della Resistenza. Quel riconoscimento, finalmente arrivato, ci deve ora impegnare in un percorso di educazione dei nostri giovani con incontri a scuola e momenti pubblici che, insieme a una raccolta di documenti e altri materiali, diano senso profondo a quanto avvenne nel nostro territorio meno di un secolo fa”.

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