MACERATA - Più di 3mila imprese italiane parteciperanno in questi giorni alla Milano Fashion Week, l’evento più importante del settore Moda che prenderà il via con l’atteso Micam. Anche a questa edizione del salone internazionale delle calzature prenderà parte una consistente delegazione dalle province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo.
A guardare alle aspettative delle imprese, ci sono Paolo Capponi (responsabile Export Confartigianato) e Silvia Marzetti (vicepresidente interprovinciale Confartigianato Calzature).
“Stiamo vivendo momenti non particolarmente positivi, è chiaro, ma il nostro plauso va alle imprese che, con determinazione e caparbietà, parteciperanno con energia a questi eventi internazionali, che comunque sono ancora base per incontrare buyer di qualità, dando alle aziende linfa di continuità produttiva. Siamo sicuri che le imprese presenti torneranno a casa con feedback interessanti”.
Quanto alle novità del Micam 2024, Capponi e Marzetti ricordano come “il tema della sostenibilità sarà argomento per attrarre ulteriormente l’interesse del buyer. Ma di quello che siamo consapevoli è che il futuro del settore sarà più roseo laddove si continuerà a favorire l’incontro one to one con i buyer così come tra gli operatori del commercio e il cliente finale: il vero Made in Italy è fatto di emozioni, di sensazioni, sogni, desideri. È fondamentale puntare ancora sul contatto con il prodotto, l’accoglienza, la relazione umana e l’ospitalità nello spazio adibito alla vendita finale”.
“Non possiamo certo nascondere le difficoltà che ci sono nel comparto moda – concludono Capponi e Marzetti – ma la determinazione delle nostre imprese ci farà superare anche questo delicato momento. A tal proposito, potremmo ipotizzare alcune azioni che darebbero respiro in questa fase di incertezza”.
Come ad esempio:
• Prevedere un credito d’imposta anche per la realizzazione dei campionari, valutando gli stessi come prodotto d’innovazione stilistica e dell’ingegno.
• Implementare le risorse per potenziare la cassa integrazione artigiana.
• Per la realizzazione di collezioni ecosostenibili, prevedere incentivi (a fondo perduto) sia per la creazione delle collezioni che per la loro promozione.
• Prevedere, per almeno due stagionalità, una riduzione temporanea dell’aliquota IVA per i prodotti fashion che non appartengano alle fasce “lusso”.
• Aumentare il numero di progetti di sostegno per le piccole imprese, incentivando la presenza delle PMI nei vari mercati internazionali.
• Incentivare l’intero ciclo produttivo in Italia e prevedere premialità alle imprese della moda che garantiscano tale processo all’interno nel nostro Paese.
• Premiare e agevolare le imprese che adottino il reshoring, ricollocando così le fasi produttive in Italia.
• Implementare le risorse (con sgravi fiscali) per potenziare i comparti delle imprese dediti a digitalizzazione, e-commerce e marketing.
• Agevolare il ricambio generazionale con interventi che facilitino questa delicata e importante fase d’impresa.