PORTO RECANATI - Questa mattina, durante un servizio di perlustrazione antidroga da parte della GdF con il supporto di unità cinofile, nel campo prospicente la casa abbandonata dietro esame1l'Hotel House, area in abbandono di proprietà di una immobiliare maceratese, sono affiorati resti ossei (clicca sull'immagine a sx per una fotogallery)

Sul posto dal tardo pomeriggio Finanza, VVF, la Scientifica della Polizia di Stato. Un primo esame dei resti  scavati per primi è stato eseguito dal dott. Roberto Scendoni.

Coordina le operazioni la dott.ssa Rosanna Buccini della Procura della Repubblica.

Il luogo del ritrovamento dei resti è frequentato da tossici e spacciatori.

Le operazioni (nella foto il dott. Cingolani mentre esamina un osso) si protrarranno a lungo, anche durante la notte, con operazioni di scavo a mano stante la frammentazione dei repetri dispersi in quello che è un pozzo e le sue immediate adiacenze.

Dalle prime risultanze le ossa apparterrebbero ad una adolescente.

Oltre a vari frammenti che la Scientifica sta repertando sono affiorati anche una scarpa ed un foulard elementi che stannno portando gli inquirenti ben 18 anni indietro, quando nel 2010 scomparse a Chiaravalle una giovanissima ragazza bengalese le cui ultime tracce si persero proprio all'Hotel House che tra storie di terrorisno (è stata base dell BR), di traffici di stupefacenti e merci contraffatte, aggiunge alla lista anche questa vicenda.

 Se non si fosse fatta pulizia bruciando le sterpaglia intorno al casale, di proprietà insieme a decine di ettari della Sofim, società immobiliare che ha un piano di lottizzazione per tutta l'area, non si sarebbe fatta la scoperta: un femore il primo pezzo che il cane ha fiutato e l'occhio lungo del suo conduttore che ha capito subito cosa aveva davanti.

Il terribile sospetto che sepreggia tra gli inquirenti è che possa trattarsi delle 15enne Cameyi Mosammet, di nazionalità bengalese, residente ad Ancona e di cui dal maggio 2010 non si hanno più notizie. Anche la trasmissione "Chi l'ha visto si interessò al caso.Camey

Ad Ancona frequentava la media "Marconi" e, particolare che non sfuggì agli investigatori, fu che a denunciarne la scomparsa non fosse stata la famiglia, ma una sua insegnante. La Mobile di Ancona inzialmente, pur con qualche sospetto, pensò ad una fuga volontaria per sfuggire alle ire del fratello maggiore che non voleva assolutamente assecondare il suo preocesso di occidentalizzazione.

Ad indirizzare verso una pista ben diversa la Polizia fu la scoperta in rete di un video in cui la giovane si baciava con un ragazzo, un giovane poi identificato per Monir Kazi, all'epoca 20enne, e che risultò risiedere all'Hotel House. Anche le celle telefoniche determinarono la presenza di Camey in zona. All'epoca le telecamere di sorveglianza dell''House funzionavano e ripresero l'ingresso della ragazza insieme a Monir che venne indagato per la scomparsa della giovane.

Il suo appartamento all'ottavo piano venne perquisito ed emersero un cuscino insanguinato ed un copricapo usato da Camey.

La Polizia nella sua banca dati disponde del DNA della ragazza e se i risultati combaciassero con quelle ossa, si andrebbe ad una svolta.

Intanto intorno alla casa proseguono gli scavi, sarà una lunga notte.

aggiornato alle 20.36

 nastrobuccinialtonastro