MONTEFANO - La procura della Repubblica di Macerata ha aperto un’inchiesta in merito a un terreno in località Fratte, dove è stata scoperta una discarica abusiva.

Tutto prende il via da un sopralluogo nel giugno scorso del Corpo Forestale che per alcuni giorni aveva monitorato l’area rilevando la costante “emersione” di rifiuti dal terreno.

Al momento è indagato il proprietario del terreno, un osimano, ma stando alle indagini il presunto inquinamento risalirebbe ad almeno 30 anni fa quando l’appezzamento di terra era usato come discarica dal Comune di Montefano.Lunghezzina5

Sarebbe avvenuto all’epoca l’abbandono abusivo di rifiuti solidi urbani, industriali e artigianali che vennero poi interrati senza alcuna operazione di bonifica. Quindi il terreno venne venduto.

L’area posta sotto sequestro misura 25.000 mq e dal 1972 al 1979 è stata sede della discarica comunale, poi nel 1994 il proprietario che aveva l’autorizzazione allo smaltimento ha cessato l’attività e ceduto l’area ad un privato e che è diventata agricola con conseguente uso a coltivazione di piselli.

Per l’ARPAM il riemergere dei rifiuti è un elemento che rileva come non sia stata effettuata alcuna bonifica dell’area che insiste tra l’altro in prossimità del torrente Fiumicello e quindi concreto pericolo di inquinamento delle matrici ambientali.

La procura ha disposto che l'Arpam analizzi il terreno, e l'Asur i piselli che sono lì coltivati.

Dagli esiti dei rilievi ARPAM se ci si stato inquinamento dei terreni e delle falde, da quelli dell’ASUR le possibili contaminazioni dei prodotti coltivali.

L’indagine della Magistratura stabilirà se ci siano responsabilità penali nella vicenda.