MONTELUPONE - Quasi ogni giorno le cronache ci raccontano le sventure dei naufraghi che da vari stati dell’Africa giungono in Italia carichi di speranza ma spesso anche di ferite sia fisiche che interiori, come l’ultima notizia di sabato sui migranti della ONG Ocean Viking diretta ad Ancona con oltre 350 persone alcune delle quali non riusciranno ad raggiungere la meta.
Forse qualcuno dei sopravvissuti entrerà a far parte del progetto "Nicchie di Speranza" ideato dal M° Corrado Lazzarini e realizzato dalla Fondazione Pace e Bene in collaborazione dall'impresa sociale Eurolex e con le ODV Angel Ranger e Messaggeri del Tempo.
Dopo tre mesi di fase embrionale e di sperimentazione il progetto ha preso piede e sta dando nuove opportunità ad alcune decine di ragazzi che altrimenti sarebbero fermi in una struttura in attesa di un posto di lavoro o di essere rimpatriati. A dire il vero Nicchie di Speranza non mira solo a dare una speranza ma anche e soprattutto delle opportunità concrete e delle certezze. Come?
Prima di tutto con la formazione: grazie all'AIV (ente di formazione riconosciuto dalla Regione Marche) i ragazzi hanno l’opportunità di imparare l'italiano, alcuni di essi arrivano in Italia che sono addirittura analfabeti. La lingua quindi è il loro primo ostacolo, compensato però dalla volontà e dalla disponibilità ad imparare molto velocemente. In contemporanea cominciano un’attività di formazione propedeutica in svariati ambiti lavorativi, che possono riguardare il settore agricolo, quello della ristorazione, della safety, delle lavorazioni artigianali ed altri ancora di cui c'è maggiore richiesta.
Molti di loro portano la propria esperienza lavorativa acquisita nei paesi di origine e la integrano con quella locale. In questa fase vengono anche impartite le prime nozioni sui rischi e la sicurezza nei posti di lavoro, un aspetto invece molto carente nella società italiana che miete molte più vittime di quanto si creda (basti pensare che nel 2023 per tali ragioni sono morte in media quasi 3 persone al giorno). Già in questa fase i ragazzi potrebbero trovare lavori nei quali il loro datore completa la loro formazione di base. Altrimenti passano alla seconda: ossia quella specializzante. Ognuno di essi può scegliere fra i settori offerti dall’AIV e specializzarsi attraverso un vero e proprio percorso formativo.
Nicchie di Speranza agli effetti è solo un embrione di un più grande progetto su cui la Fondazione ed il suo ideatore Corrado Lazzarini puntano: infatti tra i ragazzi più meritevoli e capaci, l'ente di Montelupone ha scelto alcuni che ne diventeranno i veri protagonisti: ossia, una volta formati, saranno loro stessi i gestori del progetto, occupandosi di tutte le fasi di selezione, informazione, formazione e addestramento, fungendo da veri e propri mediatori culturali... chi meglio di loro che ci sono già passati possono capire le esigenze, le difficoltà ed anche delle reali intenzioni dei nuovi arrivati?
Sarà proprio in questa fase che Nicchie di Speranza diventerà un Esplosione di Speranza: infatti fra i ragazzi che gestiranno il progetto, alcuni ne diventeranno gli ambasciatori nel proprio paese, in cui vi ritorneranno per portare aiuti umanitari dove sarà necessario o attiveranno progetti simili nei contesti dove sarà possibile.
Il progetto è ambizioso come tutti quelli del M° Lazzarini e necessiterà di tempo per la completa realizzazione. Tuttavia al contrario di tanti altri, non avrà lo scopo solo di tamponare delle situazioni critiche, che vengono vissute molto spesso dalla opinione pubblica come scomode, ma avrà l'ambizione di portare un cambiamento nella vita di tante persone non solo qui in Italia, ma anche in Africa.
Chi volesse maggiori informazioni può rivolgersi alla segreteria chiamando lo 0733 499264.