I sempre più frequenti fenomeni legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, ai crescenti casi di overdose, hanno nuovamente portato alla ribalta Porto Recanati, tanto da provocare uno sfogo, che sicuramente alimenterà qualche polemica, da parte del sindaco Rosalba Ubaldi che non ci sta all’immagine della sua città “supermercato della droga”. Le affermazioni della Ubaldi sono contenute nel Resto del Carlino di oggi.

sfogoAfferma il primo cittadino di Porto Recanati che “Bisogna punire al pari dello spacciatore anche il consumatore di droga. Il sindaco Ubaldi, con il suo solito spirito battagliero, lancia la proposta per arginare il fenomeno droga perché lei è convinta che, se cominciassimo a punire chi ne fa uso, ci sarebbero in giro anche meno spacciatori contro i quali, dice, “non esiterei a sparare se avessi a portata di mano una pistola. Lo dico tranquillamente anche perché non ce l’ho l’arma, quindi non gli posso sparare.” Chiaro l’intento provocatorio del primo cittadino che si affida ad espressioni forti per manifestare la sua rabbia contro questi delinquenti che definisce “allo stato puro”.  Nel contempo ribadisce con forza che lei non ci sta “a far apparire Porto Recanati come il supermercato della droga. Questa pubblicità negativa è ingiusta ed alimenta l’idea che la città sia il crocevia della delinquenza e dello spaccio. Troppo semplice pensarlo, solo perché  l’hotel House, con il suo dedalo di corridoi e di appartamenti, favorisce l’anonimato e il giro di droga. Ma è pur vero, ricorda il primo cittadino, che qui sono concentrate le maggiori attenzioni delle forze di polizia che stanno conseguendo ottimi risultati e i casi di overdose ha visto come protagonisti gente non di Porto Recanati”. La verità è che per combattere il fenomeno la Ubaldi esorta i genitori a riappropriarsi del proprio ruolo fatto di controlli sui figli ma anche di un ceffone quando ci vuole. “Una buona sculacciata non fa male. Non è possibile vedere un quattordicenne con la birra in mano, magari è la terza o quarta bottiglia che beve. Ma quando giunge a casa non si sente che gli puzza l’alito? Io ho sempre controllato l’alito di mio figlio finche non si è sposato. Come sindaco mi interessa che i miei cittadini non si drogano, ecco perché mi appello alle famiglie che rappresentano le prima sentinella contro la droga.” Il sindaco respinge infine gli eccessi di buonismo. “Chi fa uso di metadone deve recarsi tutti i giorni al Sert e non che, per evitare di essere visto, gli vengono fornite dosi per dieci giorni perché poi finisce per farne commercio. Chi si droga, infine, deve essere curato, anche contro la sua volontà.”

E un nuovo caso di overdose si è verificato in pieno centro. Un pendolare della droga (proveniva da san Benedetto) dopo aver assunto stupefacenti si è sentito male in via Pastrengo. I primi soccorsi, mentre viene allertato il 118, gli vengono proprio da un amico che passa lì e lo carica subito in auto per raggiungere l'ambulanza che gli sta venendo incontro lungo corso Matteotti.

E lungo il corso i soccorsi all'uomo che è in gravissime condizioni, con principio di arresto cardiaco. Sono attimi febbrili poi l'iniezione salva vita scuote il 39enne.

Indagini dei carabinieri che hanno identificato anche gli amici che hanno soccorso il loro concittadino. Non si crede ovviamente al casuale incontro essendo tutti personaggi noti all'osservazione delle forze dell'ordine. Uno di loro ha anche ripetutamente inveito contro l'Hotel House.