POTENZA PICENA – Il TAR, con una sentenza emessa in questi giorni, fa fare un salto all’indietro nel tempo all’amministrazione comunale potentina mettendola in seria difficoltà circa l’applicazione del deliberato: restituire un’area dell’Alvata agli eredi della proprietaria originaria.

Fin qui niente di complicato, ma l’area che il comune deve restituire ad Edoardo, Giacomo e Silverio Volpini è quella dove già insistono il depuratore comunale con tutta la rete di sottoservizi, l’isola ecologica e un canile.

E la sentenza del TAR indica che i luoghi devono essere restituiti nelle condizioni di come erano prima degli interventi.alvatamaps

La vicenda parte da molto lontano, 1981 quando l’allora amministrazione occupa l’area per opere di pubblica utilità, e viene quindi ereditata dalla giunta Tartabini che ora deve trovare soluzioni entro 120 giorni con il Prefetto Iolanda Rolli chiamata dal TAR a vigilare sull’applicazione della sentenza nei termini stabiliti dai giudici amministrativi.

Ci sono stati tentativi vari, inutili però, per trovare in questi anni una soluzione, ed ora l’epilogo penalizzante per il comune.

La giunta intanto si è dotata subito di una delibera di giunta per avviare una possibile trattativa che passa per la procedura dell’esproprio sanante.