Nota del comune

“Le lingue più conosciute e parlate della vecchia Europa unite nel progetto di traduzione dello Zibaldone. Tutto questo nel nome di Giacomo Leopardi e della diffusione della sua opera nel mondo e di conseguenza in onore di colui che tale progetto ha voluto e coltivato con passione: l’on. Franco Foschi”. Sintetizza così il presidente del Centro nazionale studi leopardiani, nonché sindaco di Recanati Fabio Corvatta, il resoconto delle due “giornate leopardiane”, organizzate nei giorni scorsi a Zurigo dalla Cattedra di Letteratura italiana dell’Università di Zurigo per la Deutsche Leopardi-Gesellschaft e dall’Istituto italiano di cultura. Un convegno che ha aperto nuove e importanti prospettive nei rapporti del Cnsl con le istituzioni culturali europee.

Nella sede della prestigiosa università svizzera, di fronte ad un pubblico numeroso e qualificato, alla presenza delle autorità e dei maggiori studiosi leopardiani a livello europeo, il presidente Corvatta e il professor Lucio Felici, in rappresentanza del Comitato scientifico, hanno illustrato le recenti iniziative e i progetti in corso del Cnsl. Il presidente Corvatta si è soffermato, in particolare, sul potenziamento e arricchimento delle relazioni internazionali, mediante le quali s’intende dar seguito e rinnovato vigore a quel progetto “Leopardi nel mondo” che il compianto predecessore Franco Foschi aveva coltivato con passione e lungimiranza durante i venti anni della sua presidenza.

uncorv“In quest’ottica – ha sottolineato il presidente Corvatta – si colloca il sostegno alla traduzione integrale e commentata dello Zibaldone in inglese a cura del ‘Leopardi Centre’ di Birmingham, un’impresa di eccezionale portata che, nei modi opportuni, potrebbe collegarsi a quella già realizzata in lingua francese e a quella in lingua spagnola promossa dalla Cattedra di Letteratura italiana di Barcellona e adottata dal governo spagnolo”. Corvatta ha avanzato anche la proposta di “aggiungere a tali traduzioni quella in tedesco, per toccare la meta di uno Zibaldone europeo, ossia leggibile nelle principali lingue europee e fruibile anche con i mezzi informatici”. Una proposta ambiziosa, ma sulla quale è stato già raggiunto un accordo preliminare tra il Centro studi leopardiano e le due prestigiose Istituzioni di lingua tedesca: la Deutsche Leopardi-Gesellschaft e l’Istituto italiano di cultura di Zurigo.

“Ci siamo riservati un mese di tempo per definire i dettagli – fa sapere il presidente Corvatta – e arrivare così a sottoscrivere, in tempi brevi, l’accordo definitivo. Una volta raggiunto, promuoveremo un’iniziativa, una giornata di studio, per presentare il progetto europeo con le diverse istituzioni e per rendere il giusto omaggio ai promotori e ai sostenitori del progetto”.

Le dichiarazioni di Corvatta al convegno di Zurigo hanno incontrato il pieno consenso degli ospiti d’oltralpe, con l’incoraggiamento autorevole del Console generale Giovanni Maria Veltroni e del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Zurigo Piero Di Pretoro, tanto che il presidente Corvatta ha preso atto della disponibilità delle Istituzioni da loro rappresentate a partecipare al progetto. “L’intesa col presidente della berlinese Leopardi-Gesellschaft, Sebastian Neumeister, è ormai acquisita – aggiunge con soddisfazione il presidente Corvatta – e ad essa si affiancherà quella con la cattedra italiana di Zurigo, altro polo di lingua tedesca che ha una specifica tradizione leopardiana”. Tatiana Crivelli, titolare della cattedra di letteratura italiana dell’Università di Zurigo e impeccabile organizzatrice della manifestazione, ha accolto con entusiasmo l’invito del presidente Corvatta a studiare e a presentare un piano dettagliato di collaborazione. “A lei va il sentito ringraziamento – dichiarano Corvatta e il coordinatore del comitato scientifico del Cnsl Felici – per la squisita e calorosa ospitalità”.