Di Rosilio Gubinelli - Presidente “Circolo della libertà” di Forza Italia ed Enzo Marangoni - Coordinatore Lega Nord

Siamo esterefatti dai contenuti e toni autoelogiativi e tracotanti delle dichiarazioni dell’assessore ai lavori pubblici di Recanati, Giovanni Severini, pubblicate su “Il Resto del Carlino” del 31.10.08. Leggiamo infatti che l’assessore “sfida chiunque a criticare l’operato dell’amministrazione comunale in fatto di opere pubbliche”. Bene assessore, poiché amiamo le sfide, la informiamo che consideriamo la viabilità urbana ed extraurbana recanatese a livello di terzo mondo, i lavori di manutenzione stradale avviati solo da due mesi un tardivo tentativo di recupero pre-elettorale dell’inefficienza palesata dal suo assessorato nei precedenti quattro anni e mezzo, la cronica carenza di posteggi auto a servizio del centro storico e l’estrema pericolosità di camminare a piedi in centro la dimostrazione evidente dell’incapacità del suo assessorato di risolvere i principali problemi della città. L’assessore informa inoltre che “saranno rimessi a nuovo i giochi per i bambini residenti nel quartiere di Villa Musone da dove, da parte dei suoi rappresentanti, sono piovute “critiche ingiuste” all’indirizzo dell’amministrazione Corvatta”. Da parte nostra, consideriamo il totale abbandono del quartiere di Villa Musone di Recanati (che va ben al di là dei giochi per bambini!) una grave lacuna del suo assessorato, lacuna peraltro puramente esemplificativa della trascuratezza generale nella quale è stata lasciata tutta la città, sia il centro che i quartieri periferici, oltre alle numerose frazioni. Poiché nel suo articolo l’assessore “invita a segnalare le necessità... perché il Comune interverrà”, ricordiamo all’ assessore alcune situazioni già evidenziate in passato senza che il Comune si sia attivato. Nel giugno 2007 è stata presentata all’assessore una petizione di 70 firme dei cittadini residenti in contrada Mattonata con la quale si sollecitava il Comune per la sistemazione del fondo stradale dissestato, l’asfaltatura o quanto meno la depolverizzazione di un tratto di strada comunale lunga un paio di chilometri. Nella petizione è scritto che “questo tratto di strada si trova ad essere tra le ultime vie di Recanati ancora polverose. Ciò rende difficoltoso il transito in inverno per la formazione di numerose e profonde buche, in estate si alza una nube di polvere tale che è impossibile percorrerla a piedi”. Per non parlare poi del pietoso stato di via Vogel, veramente pietoso, per segnalare il quale è stata presentata dai residenti una petizione di 60 firme. Anche qui con le piogge si formano piccoli” laghetti” e bisogna attendere il sole per la naturale evaporazione. E che dire di Viale Enrico Mattei, dove le radici dei pini hanno sollevato il manto stradale rendendo pericoloso e disagevole il transito degli autoveicoli? Gente brava e piena di rispetto quella che abita in queste vie, sempre pronta ad assolvere il proprio dovere quando si tratta di pagare le tasse: come vengono ricambiate queste persone dall’amministrazione? E l’assessore Severini si permette persino di “sfidare chiunque a criticare l’operato dell’amministrazione comunale in fatto di opere pubbliche”! Nell’articolo sopracitato l’assessore Severini ricorda “i 22 milioni di euro spesi in quattro anni in opere pubbliche” chiedendo infine “quale altra amministrazione può vantare di aver fatto tanto?”. Replichiamo all’assessore che quando fa i conti non deve dimenticare di conteggiare: i morti e i feriti che, purtroppo, ci sono stati sulle strade di Recanati divenute impraticabili e pericolose negli ultimi anni, il tempo perso e i disagi dei cittadini in coda nel traffico delle ore di punta, i molti soldi versati dagli automobilisti a meccanici, gommisti e carrozzieri per riparare le autovetture dai guasti causati dal disastroso manto stradale e dalle insidie della viabilità recanatese. Pensiamo che questi artigiani del settore auto dovrebbero essere molto riconoscenti all’assessore! Per quanto riguarda invece tutti gli altri cittadini è ormai opinione concorde e comune che peggio di così il suo assessorato non avrebbe potuto fare: non ci siamo!