Di Maria Previati, Presidente AUSER-AFAR Recanati

Sono iniziate le lezioni del corso “L’informatizzazione di un servizio come crescita culturale del volontario e dell’utente” presso l’Istituto professionale di Stato “V.Bonifazi” di Recanati.

Gli allievi frequentanti sono 25, alcuni abitano a Recanati, altri provengono dai paesi limitrofi Porto Potenza, Monte San Giusto, Appignano, Mogliano, Montecassiano e Montefano.

Erano presenti i docenti del corso, il prof. Massimo Giaconi, docente di Informatica presso L’Istituto Professionale di Stato, ed il dott. Massimo Mangani, sociologo e docente all’Università Politecnica delle Marche. Gradito ospite il segretario prov.le dello SPI Antonio Marcucci, che ha sottolineato quanto sia importante per le persone addette allo sportello accoglienza, sapersi destreggiare con il computer e sapere quali sono i siti internet che possono aiutare a dare risposte semplici e facilmente comprensibili alla popolazione anziana che chiede servizi.

Nelle prime lezioni il Prof. Massimo Mengani esporrà ed illustrerà le problematiche e le leggi che tutelano gli anziani.

”L’invecchiamento comporta, di per sé, l’abbandono graduale e progressivo dei ruoli sociali specie nella sfera pubblica, secondo questa impostazione l’età anziana tende a comportare un graduale ma sistematico abbandono dei ruoli pubblici ed un corrispondente ripiegamento nella sfera privata.

Gli anziani non sono più attivi o più partecipi degli adulti, non sono necessariamente nemmeno emarginati e poco inseriti nelle reti sociali e amicali: vale a dire che se non è la “quantità” di tempo a disposizione a comportare di per sé un mutamento “positivo” degli stili di vita, non è nemmeno vero che l’invecchiamento comporti un declino sistematico ed un assestamento su stili di vita passivi e culturalmente poveri.

Ben più consistente appare il ruolo giocato sia da alcune caratteristiche individuali, quali il livello di scolarità, il “genere” o la presenza o l’assenza di patologie, sia dal contesto territoriale e dalle iniziative in esso presenti. Occorre essere convinti che il binomio crescita/invecchiamento è rilevante anche da un punto di vista progettuale, in quanto permette il ripensamento e la diversa modulazione delle politiche pubbliche, in particolare delle iniziative di tipo culturale e formativo.

I Centri di aggregazione degli anziani debbono diventare non solo un servizio a favore degli anziani ma una effettiva risorsa per il territorio, rilevare l’effettiva domanda di servizi pubblici permette di dare una prima risposta agli anziani e successivamente diffondere tale rilevazione con i mezzi più innovativi.

Quanto sopra non è altro che l’applicazione delle linee generali della legge quadro sull’assistenza (L.328/2000) che stabiliva la necessità di creare degli sportelli sociali attivati dai Comuni (singoli o associati) in raccordo con le A.S.L. anche avvalendosi del concorso dei soggetti della cooperazione sociale, dell’associazionismo di promozione sociale e del volontariato, delle Aziende pubbliche di servizi alla persona, delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, delle Fondazioni, degli Enti di Patronato.

Gli sportelli sociali hanno il compito di fornire informazioni ed orientamento ai cittadini sui diritti e le opportunità sociali, sui servizi e gli interventi del sistema locale nel rispetto dei principi di semplificazione ed organizzando le attività con modalità adeguate a favorire il contatto anche a chi, per difficoltà personali e sociali, non vi si rivolge direttamente.

Nell’attività quotidiana di volontariato ci si incontra con richieste informative da parte della popolazione che richiede sempre più un grado di conoscenza elevato. Le iniziative legislative continue sia a livello nazionale, sia a livello regionale ed a livello locale, non sempre permette un aggiornamento costante da parte del volontario impegnato a risolvere problematiche socio-sanitarie della popolazione”.

Poi il corso proseguirà con la parte prettamente pratica, con l’utilizzo del computer e la ricerca sul web dei siti più adatti a fornire risposte adeguate ai quesiti posti dalle persone, anziane e non, che vengono a chiedere informazioni.