Nota di Enzo Marangoni, Coordinatore Lega Nord Recanati

Abbiamo appreso dalla stampa l’introduzione al Comune di Recanati del progetto di controllo di gestione grazie all’impegno profuso dall’assessore al Bilancio, Finanze e Patrimonio, Roberto Bartomeoli. Desideriamo anzitutto complimentarci poiché sembra trattarsi di una iniziativa innovativa che consentirà di “verificare lo stato di attuazione degli obiettivi prefissati, la qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell’organizzazione” , almeno così viene presentata dal servizio stampa del Comune. In verità, la portata innovativa del progetto si coglie appieno se si considera che si tratta di un’attività prevista da norme legislative. La stessa relazione dell’organo di revisione di giugno 2008 invitava il Comune “ad applicare il controllo di gestione secondo le disposizioni previste dagli artt. 196-197-198 del D.Lgs. del 18.8.2000 n. 267 ed a predisporre l’apposito Regolamento”. Complimenti dunque a tutta l’Amministrazione e in particolare all’Assessore Bartomeoli per essersi “tempestivamente” prodigato ad applicare una legge dello Stato di 8 anni fa e complimenti al Comune per aver sbandierato ciò come progetto innovativo! Ringraziamo l’Assessore Bartomeoli per aver fornito all’Amministrazione Comunale questo “utile” strumento di misurazione delle innumerevoli disattese esigenze della popolazione recanatese, anzi, peccato che venga introdotto soltanto ora! E’ importante misurare “l’efficacia e l’efficienza e verificare l’economicità dell’azione amministrativa”, così scrive il Comune. In verità , in questi anni, sarebbe bastato guardare fuori dal Palazzo per accorgersi del totale stato di abbandono in cui si trova la città e constatare la bassa qualità dei servizi comunali forniti ai cittadini e a coloro che giungono a Recanati per lavoro o per turismo. Sicuramente i recanatesi saranno contenti di sapere che l’Amministrazione sarà impegnata a compilare “report di confronto per misurare i livelli di spesa in base ai servizi erogati” (citiamo quanto scrive il Comune) invece di trovare gli Amministratori disposti ad ascoltare le loro esigenze, a recepirle e soprattutto a fare rapidamente e a fare bene! Assessore Bartomeoli, ora mettiamo da parte l’ironia e le scriviamo molto seriamente per dirle che sono ben altre le informazioni che tutti noi recanatesi vorremmo avere: è vero che Recanati è un comune economicamente disastrato? E’ vero che l’indebitamento globale del Comune di Recanati per il 2007 supera il 30 milioni di euro? E’ vero che dal 2004 in poi l’indebitamento globale del comune ha superato, per ciascun anno, tale rilevante importo? Inoltre, per il 2008, quanti altri milioni di euro di debito sono stati contratti per i “grandi lavori stradali” in corso di svolgimento e che si protrarranno nel 2009, casualmente in periodo pre-elettorale? Come Assessore al Bilancio si sente tranquillo su “come” sono stati spesi i soldi in questi anni o si sarebbe potuto fare meglio ( ad es. gestione teatro, ludoteca, spese di rappresentanza o per infinite cerimonie che non hanno portato valore aggiunto per i cittadini)? Cosa ha da dire ai cittadini sugli strumenti di finanza derivata (swap) stipulati dal Comune di Recanati, strumenti ad altissimo rischio per le già sgangherate casse comunali? Le comunicazioni fornite al riguardo dal Presidente del Consiglio Comunale Simone Giaconi, durante il Consiglio del 24.11.08, sono state del tutto generiche e insufficienti, oltre che espresse in perfetto stile burocratese. I recanatesi hanno il diritto di conoscere il rischio connesso alla decisione del Comune di utilizzare i derivati. Già un anno fa “Il Sole 24 Ore” del 27.10.2007 riportava importi impressionanti (oltre 16 milioni di euro) sui derivati stipulati dal Comune di Recanati. Oltre a questi sono stati stipulati altri contratti derivati? La Corte dei Conti ha fatto qualche rilievo in proposito? Finiremo col fallire come il comune di Catania? Non sarebbe opportuno effettuare il monitoraggio continuo della situazione finanziaria facendo conoscere ai cittadini di volta in volta le plusvalenze e le minusvalenze conseguenti alla “scommessa” sull’uso degli strumenti dei derivati? Inoltre, le chiediamo, a quanto ammonta la penalità pretesa dalla Cassa Depositi e Prestiti per l’estinzione anticipata dei mutui? E’ vero che ogni recanatese (bambini inclusi) ha sulle proprie spalle un debito superiore ai 1.500,00 euro? Quali sono gli esiti dell’attività del consulente legale incaricato di tutelare il comune a seguito della stipula dei contratti derivati? Come mai è stato nominato tale consulente visto che Lei Assessore, in forza della Sua competenza, aveva in precedenza assicurato che non c’era alcun problema per i derivati? Sono queste le informazioni che i cittadini pretendono di avere e che Lei, Assessore Bartomeoli, magari insieme al Sindaco Corvatta, avrebbe già dovuto dare in modo preciso, tempestivo e dettagliato.