Nota del Coordinamento PD Recanati

Nel quartiere di Fonti San Lorenzo vive oramai circa un terzo della popolazione recanatese, praticamente una piccola città di seimila abitanti, una città però senza un sindaco, senza una giunta, una città completamente lasciata sola e dimenticata.
Nell'incontro che il Partito Democratico ha avuto nella serata di ieri con i residenti del quartiere, sono emersi problemi di ogni natura, gravi e meno gravi, che nell'insieme danno il senso di una zona tanto importante per Recanati quanto abbandonata al caos.
Gran parte delle strade, perfino quella principale, via Aldo Moro, sono in pessime condizioni, da anni le buche vengono coperte con l'ormai nota palata di catrame recanatese rendendo il manto stradale sempre più dissestato.
Marciapiedi impraticabili e spesso neppure ultimati, alcuni paletti che delimitano zone pedonali o aree verdi completamente divelti da tempo e mai riposizionati, assenza di numeri civici, il verde pubblico mantiene una sua dignità solamente grazie alla collaborazione di pensionati e volontari. Che cosa sia il decoro urbano a Fonti San Lorenzo nessuno lo sa...
Zone che sistematicamente si allagano a causa della sporcizia che ricopre i tombini e di un sistema fognario vecchio e inadeguato che scarica sul quartiere tutta l'acqua proveniente dal centro.
Come per i residenti di Villa Teresa, anche per quelli di Fonti San Lorenzo il traffico e la viabilità caotica restano dei problemi importanti e l'assenza, anche qui, del tanto sbandierato vigile di quartiere, aggrava la situazione.
Un quartiere di seimila abitanti non solo dovrebbe avere un vigile, ma una volante che tutto il giorno resti sempre nella zona per contrastare la sosta selvaggia delle auto, per controllare maggiormente i tanti scooter che nell'anarchia si sentono i padroni del quartiere e per dare al cittadino maggiore sicurezza.
Non basterebbero dieci comunicati per elencare tutte le problematiche che sono state sollevate dai cittadini.
E' veramente difficile spiegarsi come un'amministrazione possa dimenticarsi di un terzo dei suoi abitanti e abbandonare al proprio destino il più grande quartiere della città.