RECANATI – Notizie sempre più contrastanti sul destino dell’ospedale “S. Lucia”, struttura che durante la campagna elettorale per le Regionali fu al centro di super promesse di intoccabilità e rafforzamento dei servizi da parte di chi oggi siede nella giunta regionale, ma che alla verifica dei fatti si è visto andare in ben altra direzione.

L’ultima “mazzata” in ordine di tempo la indicata chiusura del Punto di Primo Intervento del “S. Lucia” come prospettato dal duo Marco Ricci/Daniela Corsi, rispettivamente il nuovo direttore generale dell’AST e la nuova direttrice sanitaria.

In questi ultimi giorni ridotta l’attività di radiologia, cancellate le visite oculistiche, ridotte da quattro a due le attività dell’ambulatorio cardiologico, sospese le sedute di sala operatoria per la terapia del dolore.PPI Recanati

A primi di novembre l’assessore regionale alla sanità Saltamartini aveva lanciato il progetto “Casa di Comunità”, una struttura destinata ad ospitare vari servizi del territorio (ma quali se al “S. Lucia” se ne stanno chiudendo …??) per la quale la Regione ha assegnato 5,1 milioni di euro per attivare la ristrutturazione di un’ala.

Il progetto prevede uno spazio per persone fragili con particolare riferimento a soggetti che non hanno bisogno di trattamenti intensivi.

All’interno far operare i medici di famiglia e i pediatri (che hanno già detto no a dover lasciare gli ambulatori che vanno invece a coprire la città senza creare disagi di movimento all’utenza).

Le varie fasi tecnico amministrative per realizzare la Casa di Comunità sono in stato avanzato ed entro due/tre mesi dovrà essere formulata la gara d’appalto.