RECANATI - Il romanzo "Una doppia assenza" di Elisabetta Baelani è il protagonista della presentazione, presente l'autrice, nell'Aula Magna del comune di Recanati sabato 24 alle 17.

Il romanzo è la storia di due impostori. Una storia pervasa da una bruciante passione per la vita e due impostori che si fiutano, si trovano, si lasciano. Sanno entrambi di essere spacciati, ma uno di loro sa barare meglio.

Con una prosa nitida che dà corpo a una voce ruvida e viscerale, Elisabetta Baleani ci consegna i suoi eroi: Iacopo Duranti e Elena Politi. Due esistenze, due ombre, due fallimenti, il cui riscatto è affidato dal destino alla penna di lei. IMG 20240215 WA0010

Due toccanti vicende che si dipanano in un unico e forte anelito di tensione e vibrazione, nella vittoria come nella tragedia. In un panorama di pungente sarcasmo i personaggi vengono trascinati in un vortice di dannazione e redenzione.

La loro “doppia assenza” è la postuma realizzazione della tentazione di esistere che incalza il lettore tra confessione e anatema.

Il risultato è sorprendente: un romanzo in bilico tra pietà e ferocia.

Elisabetta Baleani nasce nel 1973 a Recanati sul Colle dell’Infinito, di cui eredita una buona quota di follia. Fin da bambina infatti si sente attratta dalle suggestioni leopardiane che la circondano e che diventano la sua patria poetica: il giardino di Giacomo, la finestra dalla quale egli contemplava Nerina e sullo sfondo la torre del Passero Solitario.

Cresce affascinata dalla scrittura che diviene il suo fallimento preferito e a cui si affida sia per l’aspetto espressivo che per quello interpretativo, divenendo insegnante e grafologa giudiziaria.

Questo doppio binario le permette un’osservazione privilegiata dell’animo umano: vede transitare nel suo studio una vasta galleria tipologica e sente raccontare le più svariate vicende. Impara così che la realtà supera la fantasia.

L’autrice ha pubblicato due libri: nel 2008 una silloge poetica intitolata Vento Rosso e nel 2011 un volume di poesia metasemantica intitolato “Lonforicette di Frà Trofello da Vallesconcia”.