a cura di Paolo Onofri

POTENZA PICENA - L’unica Porta medievale di Potenza Picena che si è salvata è stata quella di Ga­liziano, nell’omonimo quartiere, anticamente chiamato di San Pietro. Le altre tre porte di accesso al centro storico di Monte Santo non esistono più; la prima che è scomparsa, quella più piccola, solo pedonabile, era quella del Cunicolo o della Cava, che si trovava a tramontana, nella zona delle Fontanelle, nel quartiere di Sant’Angelo. Oggi a ridosso del­le abitazioni di Via Lodovico Scarfiotti, troviamo un muretto con delle feritoie che testimonia la sua esistenza.

La seconda, la più importante, quella chiamata Girola o Marina, si trova­va nel quartiere di San Paolo, vicino alla chiesa della Madonna della Neve ed è stata abbattuta nel mese di dicembre del 1950.img039

La terza, quella di San Giovanni, nel quartiere omonimo, vicino alla chiesa della Madonna delle Grazie, è stata abbattuta nel 1956.

Anche la Porta di Galiziano ha corso questo rischio nel 1960, quando è stata trovata la soluzione isolandola dalla cinta muraria antica.

Nel 1961 allargando la strada Provinciale che porta a Montelupone e Macerata, è stata invece abbattuta la Madonnetta, cioè la chiesa della Ma­donna delle Lacrime o del Pianto. Nello stesso anno, il giorno 29 Otto­bre 1961, sotto alla Porta di Galiziano, è stata collocata una terracotta del prof. Giuseppe Asciutti, raffigurante la Madonna con Bambino, mentre da­vanti alla Porta è stato collocato uno stemma comunale di Poten­za Picena, sempre in terracotta, opera del prof. Giuseppe Asciutti.

Fino al 1946 era presente invece lo stemma sabaudo. Il giorno 3/11/1997, si è verificato il distacco di materiale dalla volta interna del manufatto antico, e al quel punto la Porta di Galiziano è stata chiusa al transito pedonabile.

L’Amministrazione Comunale, guidata all’epoca dal sindaco Mario Morgoni, ha richiesto all’ufficio Tecnico comunale di predisporre un progetto di res­tauro, in due stralci, il quale è stato successivamente approvato dalla Soprintendenza ai monumenti di Ancona ed i lavori sono stati affidati all’impresa edile di Potenza Picena di Umberto Parigi e del figlio Sergio, per una spesa complessi­va di Lire 78.000.000. In questo modo la Porta di Galiziano è stata riportata al suo antico splendore storico ed architettonico.

L’inaugurazione della Porta di Galiziano restaurata è avvenuta il gior­no mercoledì 9 giugno del 1999, cioè 25 anni fa, e sono intervenuti molti ragazzi e ragazze delle scuole elementari e medie di Potenza Picena, insieme ai loro insegnanti e professori, oltre che al Preside ed al Direttore Di­dattico.04c2b0 dsc6983

All’inaugurazione della Porta di Galiziano doveva partecipare anche il parroco della Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo, don Carlo Leoni, ma per le polemi­che che la sua presenza aveva sollevato, non è più intervenuto.

Per la benedizione è invece stato presente il guardiano dei frati Minori, padre Nazzareno Capriotti.

La presentazione storica della Porta di Galiziano è stata fatta da Paolo Onofri, che per l’occasione aveva anche preparato e distribuito tra gli intervenuti ed i ragazzi di tutte le scuole, una pubblicazione che parla­va sia della Porta di Galiziano che delle altre tre porte medievali di Monte Santo, sponsorizzata dalla Cooperativa Vini Montesanto di Potenza Picena e stampato dalla Tipografia Cingolani Arnaldo, con foto di Bruno Grandinetti.

Sono intervenuti: il prof. Arturo Sardini, il Diret­tore didattico della scuola elementare prof. Francesco Forti ed il Pre­side della scuola media, prof. Dario Magnamassa, mentre una bambina ha letto una poesia.

Il sindaco Mario Morgoni ha parlato a nome dell’Amministrazione comuna­le. Una bambina delle scuole ha infine tagliato il nastro di inaugura­zione della Porta di Galiziano restaurata.

Il restauro della Porta di Galiziano rappresenta un evento veramente straordinario che ci ha ridato in tutta la sua bellezza originaria questo monumento simbolo storico della nostra comunità, di cui essere orgogliosi.

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