Nota di Sergio Beccacece, coordinatore Gruppo Civico

beccacece_sergio.jpgDa alcuni mesi è stato inaugurato il nuovo Museo Gigliano presso il Teatro Persiani. A tuttora però lo stesso non si sa se sia aperto al pubblico, in particolare alle comitive, e comunque non tutte le nuove teche risultano allestite. Inoltre l’accesso al museo è difficile se non impossibile ai portatori di handicap non essendoci al momento un ascensore. Infine risulta che parte dei costumi di scena, i trofei e la rassegna stampa dell’epoca sono rimaste nella vecchia sede del Palazzo Comunale assieme a tutte le vecchie teche, la cui fine non è dato di conoscere (e i costi).

Il Museo di Arte Contemporanea e degli Artisti dell’Immigrazione di chiostro Sant’Agostino, costato non poco, sembra ormai dimenticato.

Il gazebo turistico di Porta Cerasa continua ad essere chiuso. Dietro i due tabelloni sono pieni di scritte tra le quali campeggia da settimane una volgarissima bestemmia nell’indifferenza generale.

La ludoteca, inaugurata anch’essa da alcuni mesi, risulta chiusa e il segnalato e parziale gocciolamento dal tetto, come osservato durante le ultime piogge, non sembra risolto e comunque andrebbe ricontrollato.

Inoltre dall’agosto scorso sono vacanti le presidenze del CNSL e del Centro Mondiale della Poesia.

Infine da mesi il CNSL è chiuso.

Si tratta solo di alcune situazioni che andrebbero verificate e risolte da chi di dovere e che dimostrano come la mancanza, dopo la morte nell’agosto scorso del compianto Franco Foschi, che tante energie ha profuso per queste realizzazioni , dell’assessore alla cultura, invide negativamente sulla città.

L’ipotesi avanzata da alcuni secondo la quale l’assessore non andrebbe rinnovato visto che alla fine della legislatura manca poco più di un anno no appare credibile considerato il contributo che l’assessore potrebbe portare anche alle celebrazioni leopardiane di questo e del prossimo anno e che l’Amministrazione Provinciale, che ha la stessa scadenza, ha provveduto di recente ad un ampio rimpasto.

Tenuto conto che Recanati è stata definita città della poesia e della cultura e che il turismo potrebbe contribuire anche alla crescita economica, si esprime l’auspicio che le considerazioni amministrative e pratiche prevalgano su quelle politiche, partitiche o personalistiche e conducano al più presto alla nomina dell’assessore alla cultura.