RECANATI - Nei primi tre mesi dell’anno l’azienda marchigiana di illuminazione (dal 2019 parte del gruppo svedese Fagerhult) ha registrato una forte ripresa della domanda e importanti commesse, con un aumento di ordini del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Dopo il 2022, anno record a parità di perimetro per iGuzzini chiuso con il risultato più alto dalla sua fondazione (nel 1959) raggiungendo un fatturato di 234.1 milioni di euro, il 2023 aveva registrato una leggera flessione del fatturato, ma con indicatori di redditività come Ebit, Ebitda e Net Profit tutti superiori e positivi.Headquarters iGuzzini 02

"Con l’azzeramento del debito e la forte generazione di cassa - evidenzia Cristiano Venturini, CEO iGuzzini - ci sono ottime premesse per raggiungere grandi risultati. Non abbiamo mai smesso di investire per innovarci da un punto di vista tecnologico e generare il nostro percorso verso l’impatto zero. Con il 2024 abbiamo ulteriormente implementato gli investimenti stanziati a partire dal 2020 per rendere sempre più efficienti da un punto di vista energetico e sostenibili i nostri stabilimenti nel mondo. L’azienda utilizza il 100% di energia da fonti rinnovabili, con una quota di circa il 55% entro il 2024 generata autonomamente attraverso il parco fotovoltaico installato nello stabilimento iGuzzini di Recanati. Stiamo inoltre lavorando a un piano industriale con obiettivi ambiziosi, che prevede supporto e conseguente crescita in mercati strategici come Medio Oriente, area DACH e Nord America; quest’ultima rappresenta un’area rilevante per iGuzzini, già fortemente radicata nel territorio anche attraverso una presenza produttiva in Canada".

Altra operazione straordinaria che vedrà la luce nei prossimi mesi è l’apertura di una nuova branch iGuzzini a Riyad, con lo scopo rafforzare il presidio in Arabia Saudita dove iGuzzini è operativo già dal 2010: la nuova sede si aggiunge a quelle di Dubai e di Doha per consolidare le attività sul mercato mediorientale, in forte crescita.

iGuzzini, pronta per affrontare la Milano Design Week con un progetto di Alfonso Femia nello spazio iGuzzini di via Brera 5, ha da poco presentato le sue nuove collezioni alla fiera Light&Building di Francoforte, tornando a esporre alla più importante fiera del settore illuminazione e presentare, fra gli altri, Filorail, il binario low voltage più piccolo al mondo con un’apertura di appena 3.6 millimetri che risulta praticamente invisibile, realizzando la visione di un futuro in cui la tecnologia si fonde in modo invisibile con l’architettura.

Cristiano Venturini ha così commentato la presenza in fiera a Light+Building: "Quest’anno il nostro stand ha avuto 13 mila ingressi, rispetto ai 7 mila registrati nel 2018: l’abbiamo completamente reinventato per offrire al visitatore un’esperienza unica, fatta di cultura della luce, design, ricerca e innovazione. Il concetto Light that moves, filo conduttore dell’installazione e delle nuove collezioni presentate, è stato declinato anche nella nuova brand identity che esprime la visione di iGuzzini per una luce che muove gli spazi, le persone e l’immaginazione".