URBISAGLIA - Urbisaglia: nella festa del Santo Patrono San Giorgio, tornano fruibili la chiesa di San Giorgio e la Rocca medioevale, uno dei monumenti più belli del maceratese.

Tante le persone a festeggiare il doppio evento.

Giornata importante per gli abitanti di Urbisaglia che nella mattina di martedì 23 aprile, si sono riappropriati di due simboli cittadini: la chiesa di San Giorgio e la Rocca medioevale.

Nel giorno della festa del Santo Patrono, nonostante il maltempo, alla presenza di S.E. il Vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, dopo i lavori di riparazione dei danni provocati dal Sisma del 2016, è stata riaperta la Chiesa di San Giorgio.gente e rocca

Di seguito alle 11,30 i cittadini insieme alle autorità civili, religiose e militari hanno raggiunto la Rocca, dove il Sindaco Paolo Giubileo e il Vescovo hanno tagliato il secondo nastro. Centinaia di persone sono tornate a salire le ripide scale del Mastio nel cui interno è stata allestita una mostra di quadri di pittori locali: Raparo, Cagliostro e Migliorelli.

Dopo i danni causati dagli eventi sismici 2016 al mastio della rocca medioevale, è stata avviata un'operazione di consolidamento e ripristino per garantire la sicurezza dell'edificio mediante interventi di restauro e risanamento conservativo, per un importo complessivo concesso dall’USR Marche al Comune di € 311.000,00.

La Rocca è il simbolo caratteristico del paese, legato alla storia urbisalviense ed è anche uno dei monumenti più rappresentativi del maceratese che ora può tornare fruibile anche per i turisti.

La Rocca rimarrà aperta fino al mese di giugno tutti i sabati e i giorni festivi con visite guidate alle ore 15,00, alle ore 16,00 e alle 17,00, basterà recarsi all’ufficio turistico di Urbisaglia.

il vescovo Nazzareno Marconi, insieme al sindaco di Urbisaglia Paolo Giubileo e al parroco don Fabio Piombetti con i sacerdoti dell’Unità Pastorale e la comunità dei fedeli, ha presieduto il Rito di Benedizione per la riapertura della Chiesa di San Giorgio, al termine dei lavori di riparazione dei danni provocati dal Sisma del 2016.

«La chiesa di San Giorgio – ha affermato il Vescovo – che, danneggiata dal Sisma del 2016, oggi riapriamo dopo 6 mesi di lavori, nel giorno della memoria liturgica del Santo martire di Nicomedia, è adiacente alla Porta della Vittoria, ingresso settentrionale di Urbisaglia. Il Santo Patrono della Città, in qualche modo, dà il benvenuto a chi entra in città. Da qui parte il corso principale, che attraversa tutto l’abitato, passando davanti al Palazzo Municipale, per giungere fino alla Rocca e alla Collegiata di San Lorenzo. Questa riapertura ha pertanto anche un valore simbolico.

A breve verrà ultimato e trasmesso alle autorità competenti al rilascio delle necessarie autorizzazioni il progetto di restauro della chiesa dell’Addolorata. Il pregevole oratorio sacro è di proprietà dell’omonima confraternita, ma l’intervento ricade nella competenza della Diocesi in qualità di soggetto attuatore. Una volta riaperte al culto entrambe le chiese, e nel caso di San Giorgio l’uso sarà più ampio che non specificatamente per il culto, estendendosi alle attività pastorali e culturali, sarà più facile per la comunità locale affrontare il restauro, ben più impegnativo, della Collegiata. In questo senso, avremo allora rifunzionalizzato i tre capisaldi del centro storico».WhatsApp Image 2024 04 23 at 13.48.09

Il progetto è stato redatto, con la supervisione dell’Ufficio Diocesano per il Sisma, dall’arch. Francesco Principi, in qualità di progettista principale e coordinatore, in collaborazione con l’arch. Marco Scrivani, l’arch. Michele De Angelis, il geom. Federico Principi, il geol. Daniele Piatti. Ottimizzando al meglio il progetto, a fronte dei 300.000,00 € stanziati dall’ordinanza 105/2020, il costo complessivo dell’intervento è stato ridotto a 154.770,34 €.

I lavori, consistenti nella riparazione dei danni strutturali provocati dal terremoto e nel ripristino delle finiture connesse, sono stati seguiti dalla CASEP SOCIETA’ COOPERATIVA CONSORTILE, con sede a Urbisaglia. Hanno inoltre collaborato: DIVE s.n.c e GEOIN s.r.l. per le indagini conoscitive propedeutiche alla progettazione.

Il Vescovo, ancora una volta, ha ringraziato quanti, a vario titolo e livello, hanno collaborato per raggiungere l’obiettivo. In maniera particolare la Struttura del Commissario Straordinario per il Sisma del Centro Italia 2016, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.