RECANATI – Sono passati oltre venti anni dalla morte, e la città d’adozione, Recanati celebra il pittore Cesare Peruzzi, indimenticato concittadino nato a Montelupone nel 1894 e morto nel 1995, a ben 101 anni, con una mostra intitolata “Soggetti e affetti. L’umanità di Cesare Peruzzi”. La mostra nasce da una sinergia Rotary Club “Giacomo Leopardi”/comune di Recanati.Peruzzi
Peruzzi si avvicina fin da piccolo al mondo dell’arte mostrando grandi abilità nel disegno e nella pittura.
Il debutto ufficiale avviene nel 1915 a Roma quando l’autore espone le sue opere, in occasione di una mostra internazionale intitolata “Secessione”, insieme ad altri grandi e affermati artisti dell’epoca come Degas, Cezanne, Renoir, Guidi e Casorati.
Nel 1927 si trasferisce a Recanati con la sua famiglia, è già un artista conosciuto e affermato nonostante sia poco più che trentenne. Svolge il lavoro di maestro di arte e disegno nelle scuole medie per oltre quarant’anni e muore nel 1995.
L’influenza del movimento artistico impressionista sulla produzione artistica di Peruzzi è evidente ma egli, più che concentrarsi sui paesaggi, ama ritrarre la figura umana, spesso quella dei bambini.
Lo scopo dell’artista nel dipingere il mondo fanciullesco, è quello di trasmettere un messaggio di purezza, tenerezza, spensieratezza e sincerità. L’intento è quello di risvegliare il mondo delle emozioni e delle sensazioni dello spettatore e in particolare quello adulto che può così richiamare alla memoria la propria infanzia con tutti i suoi valori di semplicità e serenità.
Altro elemento che contraddistingue l’opera di Peruzzi è senz’altro la luce e l’attenzione per il colore che richiamano la vita nelle sua complessità fatta di desideri e passioni. Natura e umanità sono dunque i due modelli di riferimento della pittura di Cesare Peruzzi.
Al maestro sono state dedicate diverse retrospettive ma l’allestimento che verrà inaugurato sabato 7 maggio viene proposto in via del tutto originale e con una formula espositiva nuova, basata sull’individuazione di un tema unificante, la figura umana, soggetto prediletto dal versatile Peruzzi, declinata nei diversi filoni figurativi a lui più congeniali (l’infanzia in primis, il ritratto e l’autoritratto, la famiglia, il mondo contadino, la donna, il nudo) e attraverso la molteplicità di tecniche (acquerelli, oli, pastelli, disegni etc). Nella mostra, dunque, i visitatori potranno ammirare le numerose testimonianze delle sue poliedriche qualità pittoriche e della sua felicissima mano.
Il progetto della mostra e la sua realizzazione si vale della cura tecnico-scientifica di Costanza Costanzi, storica dell’arte, già direttore della Pinacoteca Civica e Galleria d’Arte Moderna di Ancona.
Le 80 opere selezionate (tra cui molti interessanti inediti) consentiranno dunque al pubblico di “leggere” la produzione artistica di Peruzzi secondo una progressione tematica e cronologica insieme, verificando le tonalità espressive che la pittura di Peruzzi assume nell’arco della lunga e infaticabile attività di «pittore della realtà».
E’ da questa stessa realtà, immersa in gamme cromatiche ora delicate, come negli acquerelli, ora più squillanti e luminose negli olii e nei pastelli, che il pittore trae costante ispirazione, toccando le corde della grazia mai leziosa e rivelando l’eterna, intima poesia dei suoi personaggi, cui conferisce sempre un tocco di sincera spontaneità.
Interessante anche il catalogo i cui fondi derivati dalla vendita finanzieranno la coop di lavoro per soggetti disabili “la Ragnatela”.
Sarà possibile visitare la mostra fino il 26 giugno tutti i giorni tranne il lunedì con i seguenti orari: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

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