Nota del Comitato Difesa Ospedale

RECANATI - Il Comitato per la difesa dell’Ospedale Santa Lucia di Recanati ha incontrato in questi ultimi mesi tecnici e amministratori regionali per rinnovare le richieste che da molto tempo ormai ha avanzato e sollecitato fino all’esasperazione.

Nell’ultimo incontro avvenuto il 29 Gennaio u.s. con il Presidente della Commissione sanità Dottor Volpini e il collaboratore della Dott.ssa Di Furia, il Comitato ha lamentato le gravi carenze che ancora esistono nonostante le tante promesse fatte, come ad esempio la sostituzione dell’OPT (macchinario per l’ortopantomografia) che è rotto dal primo novembre, il quale dopo diverse nostre sollecitazioni e diverse rassicurazioni da parte del Dottor Maccioni il macchinario ancora non c’è creando disagi all’utenza che si reca all’Ospedale di Loreto dove riceve risposte immediate.radiologia 1764x700

Altra tirata di orecchie l’abbiamo fatta per il mammografo, un macchinario all’avanguardia e inaugurato da pochi mesi, ma che viene sottoutilizzato, in quanto gli esami ne vengono erogati circa 200 al mese, cioè dieci al giorno per cinque giorni a settimana e tutti in screenig quando con un altro tecnico ne potrebbe fare molte di più accorciando le lunghe liste di attesa e allo stesso tempo facendo incassare molto di più all’ASUR.

Altra richiesta urgente l’abbiamo fatta per avere almeno un altro tecnico di radiologia, perché la mole di lavoro è notevole e con due tecnici al mattino e uno al pomeriggio non è una situazione sostenibile soprattutto se uno si assenta per malattia o per ferie.

Ultima, ma non di minore importanza è il mantenimento del Punto di Primo Intervento h24 oltre il 31 luglio p.v. attraverso un documento sottoscritto dalla regione e la modifica della L.R. 36 del 1998 che recita la chiusura dei ppi per le case della salute.

L’incontro si è concluso con la promessa di sentire la Dirigenza dell’Area Vasta 3 e di intervenire quanto prima per avere delle risposte concrete, ma ad oggi nulla ancora è stato fatto pertanto ci chiediamo a quale santo in Paradiso ci dobbiamo appellare visto che Loreto con molta meno popolazione del territorio ha 8 tecnici di radiologia(4 al mattino e 4 al pomeriggio) più un capotecnico e se necessitano chiedono aiuto a Castelfidardo, non apparteniamo forse alla stessa Regione? Forse avere un assessore in regione da loro un’opportunità maggiore nonostante siano Ospedale di Comunità come Recanati? Sia chiaro che ciò non vuole essere una critica, ma solo una lecita constatazione e soprattutto un richiamo all’ordine alla Direzione dell’Area Vasta 3 che tratta la situazione con due pesi e due misure.

Ci risulta che l’Ospedale di Civitanova ha 19 tecnici di radiologia e che nessuno vuole venire a Recanati, ma è mai possibile che un dipendente pubblico possa decidere dove andare a lavorare? Quando ci hanno chiuso i reparti a Recanati i dipendenti hanno dovuto fare il “fagotto” e andare a Civitanova o sul territorio, come mai non vale anche per gli altri?

Ci auguriamo che quanto prima qualcuno ci chiarisca, perché chi di dovere deve prendersi le sue responsabilità e dare delle risposte all’utenza che paga le tasse come gli altri territori e che fino ad ora ha avuto soltanto bastonate.

Infine sarebbe opportuno che qualcuno ci spieghi quale sia l’autonomia della Regione riguardo alcune materie come la sanità perché il Titolo V della Costituzione sembra parlare chiaro, ma la realtà sembra essere un’altra.