PORTO RECANATI – C’è stato l’atteso incontro tra le parti interessate per arrivare ad una linea definitiva e applicabile di un piano difesa del litorale porto recanatese senza ogni altro indugio.

Da una parte l’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Ubaldi e dall’assessore al turismo, Leonardi, dall’altra, per la Regione, l’assessore alla difesa della costa, Paola Giorgi e l’ing. Pompei, il funzionario delegato alla sua applicazione, e il Capo della Protezione Civile Marche, Roberto Oreficini.

Un tavolo prettamente tecnico in cui la Regione ha promesso che rivedrà il piano di difesa (che non prevede scogliere) in maniera tale che venga reso possibile il posizionamento di barriere a mare.

Non è stato specificato che tipo di barriere (tra l’altro per alcuni punti si sarebbero rese disponibili anche le ferrovie), ma la Ubaldi che di tempi della burocrazia non ne può più, ha chiesto che la Regione si muova adottando una variante specifica per Porto Recanati senza andare a riformulare da capo tutto il piano, atto che a quel punto procrastinerebbe a chissà quando i lavori.lgms2

Dopo il tavolo tecnico la seduta è stata aperta da una folta delegazione di operatori balneari.

Guidati dai rappresentanti di categoria Enzo Monachesi (SIB) e Claudio Pini (ABAT), hanno partecipato Enzo Pandolfi, Roberto Attaccalite, Mauro Antognini, Andrea Marceli, Mauro Monina.

Le difese a mare interesseranno i tratti più esposti da Scossicci a Lido delle Nazioni, ma bene che vada si tratterà di operazioni che dovranno comunque attendere l’adozione della variante da parte della Regione e quindi verso fine ottobre. E, particolare non trascurabile servirà reperire risorse ingenti in relazione alla tipologia di difesa che la Regione adotterà.

I bagnini però vogliono che da subito inizino almeno quegli interventi che diano una speranza di stagione in quelle zone colpite duramente dalle mareggiate e la spiaggia ridotta ad un fazzolettino di arenile.

Su questo aspetto la Ubaldi ha riferito che per la sola zona di Scossicci il carico di sabbia previsto in questi giorni salirà da 10.000 mc a 30.000 grazie alla disponibilità del comune di Numana che ne ha in eccesso. Altra sabbia, destinata anche a Lido delle Nazioni, proverrà dalle cave individuate dalla ditta che si è aggiudicata l’appalto del ripascimento.

Sulla questione a sud i titolari dei balneari spingono affinchè al ripascimento faccia seguito anche un intervento delle ferrovie con scogliere, altrimenti con la prima mareggiata il lavoro di ricarico della sabbia andrebbe in fumo e si tornerebbe alla questione delicata del mare a ridosso della linea ferroviaria e le stesse tensioni di un mese fa quando le ferrovie volevano drasticamente intervenire con massi a difesa posti su quel minimo tratto di spiaggietta rimasta.

All'incontro in Regione era presente la famiglia Procaccini, titolare del Palm Beach, lo chalet sospeso sul mare e piegato dalla forza delle onde. Per loro solo la possibilità di accedere al Fondo Regionale di Garanzia che permetterebbe l'apertura di linee di credito con istituti bancari.