PORTO RECANATI – Prima una campagna d’informazione tra cittadini residenti e villeggianti attraverso delle locandine con inequivocabili claim in italiano ed inglese, poi in flagranza, chi sarà sorpreso ad acquistare merce contraffatta, subirà pesanti sanzioni pecuniarie. Fermo restando il sequestro delle merce all’ambulante abusivo.contra2

Già in Questura c’era stato un vertice per redigere un piano di interventi mirati lungo la costa, Porto Recanati aveva già varato questa iniziativa preventiva d’informazione che oggi è stata presentata alla stampa.

Erano presenti l’assessore al commercio Attilio Fiaschetti, il vice sindaco Lorenzo Riccetti, delega alla sicurezza, il magg. Sirio Vignoni, comandante della Polizia Locale.

Il maggiore Vignoni ha annunciato pattuglie miste, in divisa o in borghese, di polizia locale, Carabinieri e Guardia di Finanza che controlleranno punti sensibili della città in materia di vendita di merce contraffatta, e non soltanto in giorni a caso, ma anche il giovedì (mercato cittadino), estendendo i controlli anche in prossimità di manifestazioni che attirino gli ambulanti abusivi. Durante la fase di informazione saranno usati anche gli altoparlanti posti in città.contraffatto

Di concerto con le altre forze di polizia si cercherà di agire evitando rocambolesche situazioni come accaduto tempo addietro per non mettere a repentaglio i turisti che incappassero in qualche operazione di sequestro.

Nel caso di coinvolgimento nell’acquisto incauto, il soggetto acquirente sarà chiamato a pagare una pesante sanzione (anche fino a 7000 euro).

Nelle intenzioni del comune ridurre la domanda di oggetti falsi, e quindi l’offerta, agendo sul potenziale cliente.

Quindi fra pochi giorni, esaurita la fase informativa, attenzione a comprare merce contraffatta a Porto Recanati.

Di recente la Finanza ho conseguito importanti successi in sede locale nel contrasto alla diffusione di merce contraffatta, “ma il problema sussiste e va affrontato con tipologie diverse e che la legge mette a disposizione”, ha detto Fiaschetti.

Per Riccetti invece “vogliamo responsabilizzare chi acquista, oltre a continuare a perseguire chi vende e chi produce”.