PORTO RECANATI – I proprietari degli stabilimenti balneari Il Vascello, Tutto Esaurito, Masaya, La Rotonda, Da Mauro e del camping di Lido delle Nazioni si sono riuniti nel tardo pomeriggio (nella foto, clicca per una fotogallery dello stato oggi della zona) per esaminare la situazione di stallo in cui versano gli interventi di difesa della costa e proporre una iniziativa tesa a recuperare il rapporto con l’impresa Dicearco che si è aggiudicata l’appalto per 4,2 milioni di euro per la tutela della costa attraverso un ripascimento che i titolari degli chalet ritengono possibile mutare come tipologia d’intervento attraverso una variante. Come noto la Dicearco appena vinto l’appalto contestò come lo stato dei luoghi fosse mutato rispetto alla gara e che il rinascimento a quel punto avrebbe sortito pochi effetti.DSCF1846

Ieri mattina verso le 11.30, una delegazione ha quasi fatto un “agguato” all’uscita del comune, al sindaco Montali e al consigliere delegato al demanio, Paccamiccio per chiedere di muoversi in direzione di quel tanto atteso decreto del sindaco per avviare subito i lavori di difesa della strada, dei sottoservizi e della massicciata ferroviaria, interventi in solido che significano anche difesa degli chalet.

In una sala del comune, come hanno riferito i bagnini, è scaturito uno scambio di opinioni che hanno poi portato la scorsa notte a far affrontare la questione in un vertice di maggioranza.

Su questo aspetto i bagni hanno avuto riscontri discordanti: c’è chi dice che si sia parlato dell’argomento, chi dice no.

Pare che per difendere nell’immediato quel tratto di costa dalle mareggiate, in attesa dei più consistenti interventi che il nuovo piano di difesa della costa prevede, servano, solo per iniziare, 350.000 euro, da reperirsi tra comune, ferrovie e regione. Il comune di Porto Recanati ne dovrebbe sborsare 100.000 (che non ha) e da qui la “resistenza” del primo cittadino a firmare l’atto.

Ma i bagnini non se la sentono più di sentire questa storia e oggi si sono messi intorno ad un tavolo per lanciare una loro proposta.

E per non perdere ulteriormente tempo oggi pomeriggio i bagni hanno redatto un documento che sarà protocollato domani mattina in comune a scanso di equivoci, e che in serata hanno anticipato alla stampa dopo un lungo vertice interno.

“Ora basta! La soluzione c’è, ma viene ignorata! –si legge nella nota del movimento l’Unione fa la Costa- A seguito dell’incontro avuto in comune e del nulla di fatto scaturito dalla riunione di maggioranza, il comitato denuncia l’incapacità assoluta dell’amministrazione di risolvere il problema della difesa della costa a sud di Porto Recanati. La soluzione c’è, è attuabile immediatamente, è efficace, ma c’è la chiara volontà di difendere più una presa di posizione che un litorale orami distrutto. Ci si preoccupa più di litigare e contestare , piuttosto di dialogare e risolvere. In breve la soluzione da noi prospettata e già comunicata al consigliere Paccamiccio è questa: a) riprendere il dialogo con la ditta Dicearco per dare inizio ai lavori giù in enorme ritardo; b) provvedere immediatamente dopo l’inizio dei lavori alla redazione di una variante in corso d’opera (provvedimento previsto dalla legge 132), prevedendo la necessaria protezione al rinascimento, per evitare io fallimento dell’opera e lo sperpero di denaro pubblico. Non dimentichiamo che sia le Ferrovie sia la ditta Dicearco sono in grado di progettare una difesa efficace e duratura nel tempo, a breve termine, e sempre con la supervisione della Regione Marche. Noi non abbiamo nessuna intenzine di sostituirci agli enti nel prendere le giuste misure per la risoluzione del problema, ma non vogliamo neanche rimanere nel mezzo delle frizioni tra comune, Regione e Dicerarco, mentre gli stabilimenti balneari, la strada, i sottoservizi , le case, la rete ferroviaria, rischiano ogni giorno di più di subire danni enormi”.