PORTO RECANATI - Già domani mattina i legali che tutelano gli interessi dello chalet Bagni Fiore chiederanno il dissequestro dell’immobile dopo che ieri il reparto navale della Finanza di Ancona ha posto sotto sequestro l’area.110615 Bagno Fiore 28 1

L’azione di sequestro è stata motivata, secondo le Fiamme Gialle, da abusi edilizi su area demaniale e canoni non versati per due anni.

Secondo la difesa dello chalet, due le situazioni che hanno indotto in errore la Procura della Repubblica di Macerata: una relativa al ritardato pagamento dei canoni di concessione per gli anni 2013 e 2014, comunque saldati con tanto di ammenda per il ritardo, e di cui lo chalet ha le ricevute; l’altra legata invece legata ad una autorizzazione non firmata durante il “trapasso” della giunta Montali da parte dell’UTC.

Alla Finanza i pagamenti però non risultavano. E questo ha un suo peso perché con le nuove normative i rinnovi delle concessioni a partire dal 2013 sono state estese in automatico fino al 2020, ma in quell’anno però bisognava già essere in regola con i pagamenti. C’è poi la questione di una serie di abusi edilizi contestati allo chalet e riguardanti aumenti di volumetria e realizzazioni senza autorizzazione su area demaniale e sottoposta a vincolo paesaggistico.

Già nei prossimi giorni lo chalet ha preso impegni con la clientela e cercherà di ottenere subito almeno un dissequestro parziale.