Di Rosalba Ubaldi, capo gruppo consiliare Grande Futuro

PORTO RECANATI - In merito alle dichiarazioni dell'ex sindaco Montali fatte ad una riunione dei Circoli "Libertà e Giustizia" va dichiarata immediatamente tutta l'indignazione mia e di una intera città che si riconosce nell'orgoglio dell'appartenenza non inficiata da alcuno degli elementi che possano paragonarci alle "malefatte" di mafia-capitale. Non si riesce a comprendere con quale logica una persona che ha ricoperto il ruolo di primo cittadino, per giustificare il proprio totale fallimento politico, debba e possa fare affermazioni che inducano in una giornalista a trarre conclusioni lesive della dignità dei cittadini portorecanatesi che avranno pur mille difetti ma di sicuro non hanno niente in comune con comportamenti di stampo mafioso. Ubaldi Montali stretta di mano

Adesso basta. La Montali è semplicemente e banalmente caduta vittima della sua incapacità di ascoltare e governare le esigenze di una città oltre che della sua arroganza e cattiveria mascherata dietro le solite accuse fatte a chiunque abbia avuto l'"ardire" di contestare le proprie posizioni assurde. E si tratta di Associazioni locali (tutte), di cittadini singoli, di ordini professionali come quello dei Giornalisti o degli Avvocati, Enti come l'Arpam, la Provincia e la Regione, Società come il Co.sma.ri e l'Astea. Sempre colpa di qualcuno ...dopo la Ubaldi.  Non ha mai fatto dell'ascolto la base dei comportamenti e dei provvedimenti adottati contro e mai per. E ormai basta con la storia del Burchio. E' chiaramente la foglia di fico dietro la quale nascondere l'inettitudine di una azione politica neanche avviata.  Ha ricevuto lettere anonime di minacce? Alzi la mano quel sindaco che non ne ha mai ricevute.  Nessuno però si è mai lasciato influenzare da chi si nasconde dietro l'anonimato per dare sfogo alle proprie paranoie o rivendicazioni e nessuno ha mai prestato alle stesse più attenzioni di quanto dovuto in via precauzionale.  ha ricevuto una lettera anonima a sfondo sessuale? Si è trattato sicuramente di un episodio di bassissima lega per il quale, all'epoca, ho dichiarato la personale solidarietà alla "donna" prima che al sindaco. Nessuno di noi ha mai saputo di altre lettere minacciose pervenute. Perché dirlo oggi ai Circoli di "Libertà e Giustizia". Con quale scopo se non quello di danneggiare una città che - a suo parere - non ha saputo capirla (povera cocca!!). E collegare il tutto al "Burchio". Non ho mai visto un anonimo firmarsi con il proprio nome. Che anonimo sarebbe?  E le altre lettere, se mai sono arrivate,  da chi sono state firmate?  Quelle fatte pervenire a me avevano nomi di cittadini indigeni ovviamente ignari ed una firmata J.F.Kennedy. Dovevo lasciarmi intimidire? Mai fatto e neanche mai passato per l'anticamera del cervello farlo. Io ho la sensazione che stia cercando disperatamente di buttare per l'ennesima volta la colpa su altri per non ammettere, prima di tutti a se stessa, il proprio fallimento che - a mio parere - non è tanto il ritrovarsi senza maggioranza, cosa che può succedere e succede di frequente, quanto non aver voluto prendere atto di non avere più i numero (per la tracotante arroganza personale e di chi le era rimasto vicino) ed aver indotto l'effettiva maggioranza dei consiglieri a ricorrere all'art. 141 per lo scioglimento del Consiglio Comunale.  E basta con lo stigmatizzare il ricorso al notaio. E' previsto dalla legge e perché le fa tanto male? Forse perché aveva programmato qualche azione di intimidazione e scherno da mettere in pratica in Comune nei confronti degli ex alleati, così come aveva cominciato ab fare dal balcone di palazzo Volpini, e il ricorso al notaio le ha tolto questa soddisfazione? E questa sarebbe l'alta levatura morale della ex?  Perché ai circoli non ha raccontato questa verità?  Perché ha parlato di chi aveva fatto scelte politiche diverse e non di se stessa?  Io le mie responsabilità me le sono sempre prese quando erano comode e quando erano scomode e le scelte le ho sempre fatte motivandole ampiamente.  Lei poteva fare altrettanto affermando il contrario. Sul Burchio non è caduta nessuna maggioranza tanto che gli atti sono stati approvati. Ma è normale che anziché prendere atto di posizioni diverse da parte di consiglieri (che tra l'altro non hanno neanche votato contro ma si sono allontanati dall'aula proprio per rispetto della diversità di opinione con il resto della maggioranza) abbia approfittato dell'occasione per insultare pesantemente quegli alleati oltre che la minoranza (cosa che non faceva specie visto che non ha mai fatto altro).  No la Montali non è caduta per la posizione sul Burchio e per aver mantenuto fede alle promesse elettorali. Le ha disattese tutte e basta chiederlo ai suoi elettori, non ai miei.  E' caduta per quello che ha fatto con il solo intento di punire chi non riteneva amico, collaboratore interno o semplice cittadino, associazione o ente, e per tutto quello che ha distrutto perché opera di chi l'aveva preceduta  e per tutto quello che  non ha fatto e non ha saputo fare, per il suo ritenersi superiore a tutto e tutti, degna di approvazione incondizionata solo perché sindaco,  perché si riteneva titolare del diritto di pollice verso o alzato nei confronti di chiunque senza consentire neanche il diritto di replica e perchè è stata vittima della sua volontà ed ambizione di apparire (ha perso così il suo primo assessore) sulla stampa ed in televisione, per la sua incapacità di ascoltare e di voler capire.  Ecco perché è caduta.  E dopo quelle sue dichiarazioni che ci hanno collegati a mafia-capitale abbiamo la prova provata che è stato un bene averla mandata a casa, forse troppo tardi, perché ci ha ulteriormente convinti che a lei di Porto Recanati non importa e non è mai importato un fico secco e che per cercare di salvare la propria immagine non ha addirittura esitato a gettare fango infame sulla città fino a farci accomunare a vicende con le quali non abbiamo mai avuto, non abbiamo e mi auguro non avremo mai niente a che vedere.   Per lei evidentemente vale il "muoia Sansone con tutti i Filiste" ma la città è più forte delle infamie ed i porto recanatesi molto meglio di quello che lei immagina e pensa ed insieme, sono certa, lo dimostreranno.  Già avviate le procedure per la tutela del buon nome di Porto Recanati con tutti gli annessi.