PORTO RECANATI - Pronti a bloccare la SS 16: i residenti dell’Hotel House alzano il livello della protesta per ottenere il dissequestro di due ascensori per poter avviare i lavori di messa a norma.

La situazione è diventata insostenibile e dopo la protesta delle donne, oggi nuova manifestazione nel piazzale dell’House con la presenza anche della Lega.prigi

Sui piani più alti del maxi condominio multietnico sono stati affissi dei grandi striscioni: “prigionieri in casa”. Altrettanti posizionati davanti l’ingresso della portineria.

E sono tornate alla carica ancora una volta le donne, quelle che quando i mariti non ci sono devono salire e scendere le scale per la spesa (anche con carchi pesanti) o per i bambini che vanno o tornano da scuola. Questa volta ci sono anche molti uomini a sostenere la necessità che si trovi una soluzione al blocco degli ascensori.

2000 residenti, di cui 400 circa bambini, “ostaggi” nel palazzone dove, dopo la tragica morte di uno dei portieri, gli otto ascensori sono stati posto sotto sequestro.

prig1“Non vogliamo far ripartire quelli- ci spiegano- ma poter intervenire su due per farli nuovi. Ci sono i soldi, Manca una firma per il dissequestro”.

Per Luca Paolini della Lega se poi ognuna delle tante onlus marchigiane destinasse almeno 500 euro, e qualche imprenditore mettesse mano al portafoglio, anche per gli altri sei ascensori ed il montacarichi si arriverebbe alla loro sostituzione. Per ogni ascensore occorrono 10.000 euro, il condominio, dicono i residenti ne ha per almeno due.

Man mano che arrivano i cronisti, lentamente confluiscono dal palazzone sempre più persone, chi con le stampelle, chi con le radiografie che certificano la disabilità motoria come Ghoula Amor (undicesimo piano), e vuole essere anche presente un ragazzo, Baye, un destino il suo sulla sedia a rotelle, insieme al papà che per farlo uscire deve caricarselo sulle spalle dal settimo piano.

“Ma ci sono persone che non escono da almeno 20 giorni, tra cui un'altro disabile grave, diversi anziani”, urlano alcune donne.

Cresce la presenza dei bambini che intonano anche un coretto “vogliamo gli ascensori, vogliamo gli ascensori”.

Ci avvicina Fatima, una bambina e ci dice “io sono italiana, mi sento italiana come gli altri bambini nati qui e che qui vivono. I nostri genitori pagano le tasse e ci dicono che se pagano le tasse devono avere gli stessi diritti degli altri. Allora anche noi bambini dobbiamo essere ascoltati, anche noi abbiamo dei diritti”.

La manifestazione ad un certo punto sale di tono: “se fra 48 ore non arriva il dissequestro pronti a bloccare la SS 16 che costeggia l’Hotel House”.

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