PORTO RECANATI – Qualche scintilla in sala per il sanguigno intervento di Pina Riccetti che ha sortito alla fine un invito all’unità del partito. E la “Di Vittorio” 20161120 112809riparte da qui, dalla necessità di rifondarsi intorno ad un grande progetto che riporti alla casa madre l’elettorato in fuga e ricucia tutti gli strappi al suo interno oltre che recuperare i rapporti con quelle aree in tempo parte integrante del partito ed oggi su una sponda diversa e critica rispetto al vecchio gruppo dirigente (ed il riferimento è all’area Riccetti).

C'erano molte le aspettative intornoagli esiti di questa assemblea. Il commissario straordinario Andrea Marinelli incontrava per la prima volta ufficialmente iscritti e simpatizzanti. Una ventina di persone ha risposto alla prima chiamata dopo una lunga stasi della sezione che allo stato attuale riapre il tesseramento con 46 iscritti.

Dopo la sconfitta alle recenti amministrative, e valutate anche alcune vicende interne della sezione, la federazione aveva commissarito il partito in sede locale nominando Andrea Marinelli alla guida il quale aveva appena iniziato un certo percorso politico, ma aveva dovuto fare i conti con la crisi a livello provinciale del partito che aveva di fatto stoppato anche la sua attività.

Fase superata e Marinelli ha subito accelerato convocando l’assemblea cittadina e definendo anche alcuni passaggi da qui alla fine della sua gestione commissariale che terminerà con l’elezione dei nuovi organismi dirigenti tra aprile e maggio.

Presenti in sala l’on. Irene Manzi e l’avv. Maurizio Natali, coordinatore provinciale del comitato referendario per il SI.

Il piano di rilancio del partito passa attraverso una serie di iniziative pubbliche che riportino il partito a fare politica sia locale che su temi di grande caratura, in modo da recuperare quell’elettorato in fuga che ha trovato in altre sponde più risposte. Ci saranno poi tavoli con le forze politiche che hanno sostenuto la coalizione Città Mia ed anche con altri movimenti.

20161120 102000Marinelli non ha nascosto che la sua intenzione è ricucire all’interno e riaprire anche un forte dialogo con quella costola del partito che si è riconosciuta in UPP.

E un momento di vivace dibattito si è avuto quando Pina Riccetti, mamma di quel Lorenzo Riccetti “spina nel fianco” del PD, non ha lesinato commenti pesanti sulla gestione elettorale da parte del partito, con una risentitissima reazione di Petro Feliciotti che a momenti spacca il telefonino quando si sente chiamato in causa per la caduta della giunta Montali. La signora Pina non risparmia dalla tesi “complottista” la triade Fiordomo (sindaco di Recanat)-Gianfilippo Simoni (segretario cittadino del PD recanatese)-Alessandro Biagiola (consigliere comunale a Recanati) ... in missione a Porto Recanati per far cadere la giunta.

Nel corso degli interventi sia Giovanni Giri che Massimo Montali hanno invitato l’assemblea ed il partito a ritrovare unità e slancio, ricompattando anche quelle costole di elettorato e non solo che si sono allontanate dal PD.
E non a caso Marinelli rammentando che la coalizione Città Mia ha perso per appena 200 voti, esaurita la fase di analisi di quel momento, non si può restare ancorati ad allora perché altrimenti quei voti oggi sono diventati 400, domani 800.

Un’assemblea quella di domenica che non guarderà solo al passato recente ma che per Marinelli deve proiettarsi al futuro.

L’on. Manzi ha proprio sostenuto questa necessità attraverso incontri su temi locali o di attualità nazionale.
Marinelli ha presentato tre iniziative, oltre a quelle che il locale comitato referendum imbastirà: una mostra dal tema “Oltre il filo spinato” che spazia dall’Olocausto ai fili e barriere di oggi in programma dall’11 dicembre; una iniziativa sui diritti civili, e un convegno sui diritti del mare, quell’elemento fonte di ricchezza ma anche di dolore per Porto Recanati.

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