PORTO RECANATI – La settimana scorsa la visita della terza commissione consiliare regionale all’Hotel House per una verifica sul posto ed un incontro con una delegazione in funzione del dibattito in Consiglio Regionale per indirizzare al Parlamento una proposta di legge speciale.a6

Ed il Consiglio Regionale, insieme ad altri punti, è stato convocato per martedì 7 novembre alle ore 10 con in agenda la proposta di deliberazione, da inviare alla Camera ed al Senato, concernente l’inserimento della “questione Hotel House” tra le emergenze nazionali e, quindi, all’interno di una voce di bilancio statale, affinché si possa provvedere ad una riqualificazione della struttura.

Proposta di deliberazione n. 21/17 a iniziativa dei consiglieri Marconi, Sciapichetti, Urbinati, Rapa, Micucci, Giorgini, "Proposta di legge alle Camere concernente: Modifiche alla legge 11 dicembre 2016 n. 232 ‘Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019’". Relatore di maggioranza: Luca Marconi. Relatore di minoranza: Luigi Zura Puntaroni.

RELAZIONE ILLUSTRATIVA
In Italia non esiste nulla di simile all’Hotel House di Porto Recanati (Macerata). Si tratta di un edificio a forma di croce edificato negli anni 60’, quando le strutture turistiche predominavano nel fiorente mercato immobiliare, ed è costituito da 480 appartamenti, dislocati su 17 piani, che oggi conta più di 2.500 residenti e domiciliati. Il complesso nel tempo si è trasformato in un ghetto, dove gradualmente si sono concentrati soprattutto stranieri, che attualmente rappresentano circa il 90% degli abitanti dell’edificio.
È una sorta di limbo dove è racchiuso un mondo socialmente, fisicamente e simbolicamente separato dal resto della città di Porto Recanati e oggetto di facili pregiudizi.
Non per nulla Porto Recanati è il comune delle Marche con più immigrati presenti pari al 25% della popolazione residente.
L’Hotel House, ce lo insegna purtroppo la cronaca, è anche un centro di degrado e base logistica per il mercato dello spaccio di stupefacenti . Oltre a questo la struttura, specie dopo il sisma scorso, presenta drammatiche e non più rinviabili carenze igienico -strutturali.
E’ evidente, quindi, la necessità di avviare un progetto di riqualificazione urbanistica e di sicurezza dell’intera zona e di ipotizzare soluzioni definitive per il futuro che non escludano alcuna ipotesi in merito.
Occorre, quindi, un intervento straordinario finalizzato alla realizzazione di azioni urgenti per la riqualificazione di questa area urbana degradata attraverso progetti di miglioramento edile e del decoro urbano.
Si ritiene, pertanto, che le finalità di interesse generale comprendono anche
la riqualificazione paesaggistica quale obiettivo necessario per il recupero della dignità dell'identità espressiva dei luoghi, e che tale obiettivo rafforza la coesione sociale, l'attrattività turistica ed il rilancio economico-sociale delle zone degradate.
Le risorse finanziarie necessarie per la riqualificazione dell’area di che trattasi non
sarebbero reperibili né a livello regionale né, tanto meno, in quello del Comune di
Porto Recanati, tenuto anche conto dell’emergenza terremoto che grava pesantemente sul bilancio regionale. La complessità del progetto e l’entità delle risorse necessarie per attuarlo richiedono, pertanto, un intervento diretto del Governo nazionale.
La presente proposta di legge alle Camere introduce, nell’ambito del fondo previsto dall’articolo 1, comma 140, della legge 232/2016, uno specifico intervento finalizzato alla riqualificazione e alla messa in sicurezza dell’edificio-quartiere “Hotel House” di Porto Recanati, non esclusa la sua demolizione per far posto a un nuovo eventuale quartiere.

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