Nota del comune

RECANATI - Tra le attenzioni già manifestate durante la campagna elettorale, l’attuale amministrazione ha dedicato visite a tutti i quartieri e partecipato a numerosi incontri, sia a carattere istituzionale che informale.

Una particolare considerazione è stata data alle periferie, che spesso esprimono la sensazione di sentirsi lontane e lasciate a se stesse. In un territorio così vasto e articolato come quello della nostra Città, non è facile tenere aggiornata l’agenda degli impegni né monitorare costantemente le differenti situazioni, anche se ci si è impegnati a dare risposta alle segnalazioni che sono giunte e giungono da molti cittadini e cittadine, che in larga parte danno prova di tenere al bene comune.

Tra le zone a cui è stata dedicata una particolare attenzione, fin dai giorni successivi alle Elezioni, quella della frazione di Montefiore, anche a motivo di alcune vicende che hanno interessato il Comitato di quartiere.castello Montefiore affresco Koch

In diversi momenti e con diversi abitanti della zona si sono prese in considerazione alcune possibilità di miglioramento dei servizi e dell’assetto urbano, dalla distribuzione dei sacchetti per la raccolta differenziata alla viabilità, dal conferimento dei rifiuti alla realizzazione di marciapiedi.

È apprezzabile la spinta che su questi argomenti è venuta proprio da concittadini e concittadine residenti a Montefiore, che mostrano tra le altre cose, un attaccamento all’opera architettonica che ne costituisce un tratto distintivo: il Castello.

Nel programma di governo è stato dichiarato l’impegno a trovare canali di finanziamento e contributi pubblici o privati per il recupero del patrimonio storico-culturale da destinare alla ristrutturazione del Castello di Montefiore.

A seguito di un incontro con una folta rappresentanza del Comitato di quartiere avvenuto qualche giorno fa, è stato effettuato un sopralluogo con i tecnici dell’Ufficio.

Si è potuto stabilire di comune accordo che la ristrutturazione potrà avvenire solo per gradi e che la prima attività necessaria è quella di intervenire sulla stabilizzazione del manufatto rispetto ai movimenti di una frana esistente nella zona a valle delle mura, sebbene consistente di micromovimenti.

Per onor del vero, molti sono stati i tentativi di mettere mano a un bene che balza agli occhi per la sua maestosità e di cui solo un un amministratore dallo sguardo corto non riuscirebbe ad apprezzare le potenzialità a diversi livelli. L'ultima progettazione risale al 2016, come si può verificare dalla documentazione allegata.