RECANATI - Il Comune di Recanati ha avviato uno sportello di sostegno psicologico gratuito per adulti e famiglie ucraine già residenti nel Comune o appena arrivate.

Lo sportello ha sede presso l’Ospedale di comunità “Santa Lucia” – Recanati (locali ex pediatria – padiglione est) ed è attivo nei seguenti giorni:

lunedì: 14:00-15:30;psicoreka

venerdì: 10:00 -11:30.

Per accedere al servizio è necessario fissare un appuntamento attraverso l’ufficio Servizi Sociali del Comune di Recanati ai seguenti recapiti: Tel: 0717587478 (Lunedì, Martedì e Giovedì dalle ore 09:00 alle 13:00);

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;

I successivi appuntamenti saranno direttamente concordati con le psicologhe dello sportello.

"Capendo che fuggire da un paese in guerra, lasciando gli affetti e le cose più care sotto i bombardamenti, non può che essere traumatico, abbiamo voluto mettere in campo un servizio, grazie alla disponibilità di due psicologhe recanatesi, specializzate in psicoterapia e psicologia dell'emergenza. -Ha dichiarato l’assessora alla Politiche Sociali Paola Nicolini- Si tratta di un segnale di attenzione, accanto ad altre iniziative intraprese. Ringraziamo le famiglie che stanno ospitando profughi e profughe, le scuole, le società sportive che hanno aperto le porte per la frequenza alle loro attività, le parrocchie, le associazioni di volontariato, gli uffici preposti e quanti, tra i nostri concittadini e concittadine, stanno offrendo vari tipi di supporto. Auspichiamo che l'emergenza abbia fine al più presto e si possa tornare a ragionare sugli accordi di pace"

Ad accogliere la comunità ucraina saranno le psicologhe e psicoterapeute di Recanati Michela Campagnoli e Manuela Giuggiolini specializzate in psicologia delle emergenze.

“Lo sportello si occupa in particolare di sostegno a persone che hanno dovuto lasciare l'Ucraina in seguito al conflitto. - Ha detto la dott.ssa Michela Campagnoli - Sono persone che hanno vissuto eventi traumatici legati alla guerra e che affrontano la grande difficoltà di aver lasciato improvvisamente il proprio paese e i propri affetti. Nonostante le risorse che riescono a mettere in campo, questo ha un impatto a livello psicologico per cui può essere utile un sostegno. Si cerca anche di valutare se ci sono altri bisogni ed eventualmente fare rete con altri servizi sul territorio che possano dare una risposta di aiuto.”

“Oltre al trauma vissuto in Ucraina le persone soffrono chiaramente di forti stati di ansia per il futuro delle loro famiglie e quello del proprio paese essendo consapevoli di non avere nessuna certezza di quando e come questa emergenza finirà. – Ha spiegato la dott.ssa Manuela Giuggiolini - La cosa di cui hanno più bisogno è quella di sentirsi integrati nella nostra comunità, il problema della lingua accentua il loro isolamento.”.

Ancora una volta Recanati scende in campo e si dimostra città inclusiva e accogliente verso il prossimo, aperta alla diversità culturale e pronta ad offrire la città come un sicuro approdo a chi ne ha più bisogno.