RECANATI - E' stato un avvenimento emozionante la riapertura, dopo il recente sisma, del Palazzo Comunale inaugurato la prima volta nel 1898, anno del 1° Centenario della Nascita di Giacomo Leopardi.DSCF3228

Di fronte a oltre 60 delegazioni di comuni marchigiani e anche da fuori regione per l'inizio della Celebrazioni Leopardiane del 29 giugno, il corteo dei rappresentanti dei comuni che nel 1898 parteciparono a quell'evento (oltre 100) ha sfilato lungo Corso Persiani per raggiungere Piazza Giacomo Leopardi, preceduto dal "Concerto Musicale" Beniamino Gigli.

Toccanti i discorsi del sindaco Francesco Fiordomo e del Prefetto di Macerata Roberta Preziotti: "Oggi è il primo comune che s'inaugura dopo il disastroso sisma -ha detto il Prefetto-. Questa mattina un viadotto a Cingoli e ieri una scuola nel cratere. Pian piano si ricostruiscono le comunità e ricordo, come diceva il nostro Presidente, che l'Italia è capace di una grande solidarietà".

Francesco Fiordomo ha ricordato la data significativa: "120 anni fa in quest'Aula Magna il poeta Giosuè Carducci teneva la sua prolusione. Anche allora parteciparono i cento comuni d'Italia che hanno contribuito alla costruzione di questo Comune. Oggi, grazie ad una polizza assicurativa stipulata in precedenza la città ha potuto beneficiare di 2 milioni di euro per mettere in sicurezza l'edificio".

Dopo la parata si è saliti dalla piazza all'Aula Magna per la prolusione del Professore Emerito Gennaro Savarese docente di letteratura all'Università La Sapienza di Roma che ha ricevuto il premio Giacomo Leopardi 2018.

​Il palazzo comunale, appena ristrutturato dopo gli interventi post terremoto, sarà visitabile con una guida sabato 30 dalle ore 10 alle ore 13 per gruppi di 50 persone per ogni turno.

DSCF3259Il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo alle delegazioni in piazza così si è espresso.

Benvenuti a Recanati! È davvero una grande emozione e un grande privilegio accogliervi. È davvero entusiasmante vivere questa giornata con voi. Saluto il Prefetto, il Questore, le autorità militari, i parlamentari presenti, i rappresentanti della Regione Marche e della Provincia di Macerata, le Università, Casa Leopardi, il Centro Nazionale Studi Leopardiani e il Centro Mondiale della Poesia, i Comuni presenti e quelli impossibilitati a partecipare che ci hanno inviato saluti non formali. Un cordiale benvenuto ai concittadini presenti! 29 giugno 1898- 29 giugno 2018. Sono trascorsi 120 anni dell'inaugurazione di questo maestoso Palazzo Comunale, costruito per onorare la memoria di Giacomo Leopardi nel centenario della nascita. Per decenni, ogni 29 giugno, l'Aula Magna tenuta a battesimo da Giosuè Carducci ha ospitato intellettuali, rappresentanti delle Istituzioni, studenti. Ogni momento importante della città si è svolto li, in quelle stanze che trasudano storia. Il terremoto ha interrotto bruscamente la tradizione. Ha ferito il gigante, lo ha piegato. Piegato ma non spezzato. Abbiamo voluto reagire subito. Testa alta, maniche rimboccate e cuore oltre l'ostacolo. Immediatamente i lavori di pronto intervento finanziati dalla Protezione Civile che evitano il peggio il 26 e soprattutto il 30 ottobre. Non ci rassegniamo a tenere chiuso il Comune chissà per quanti anni. Non ci rassegniamo alle lungaggini e alle contraddizioni di una burocrazia che troppo spesso frena invece di agevolare. Grazie ai fondi di una polizza assicurativa intelligentemente stipulata dagli uffici troviamo i quasi 2 milioni di euro necessari per la messa in sicurezza ed il restauro. Si parte! Il progetto, l'appalto, il cantiere. Concretezza, celerità! Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale, dirigenti, dipendenti tutti, ditte, operai. Una corsa contro il tempo per festeggiare come si deve il 29 giugno. Senza un simile sforzo collettivo, un lavoro di gruppo, una squadra vera e appassionata, che ha un cuore grande, oggi non saremmo qua. Invece ci siamo. Lo dico ai dipendenti... potete asciugare le lacrime e sorridere. Con noi ci sono tanti amici. I Comuni che già nel 1898 sostennero Recanati, incoraggiarono, aiutarono anche economicamente. Ritrovarvi qui significa rinnovare AMICIZIA, STIMA, VOGLIA DI COLLABORARE, DI CONDIVIDERE, di marciare insieme, di far prevalere L'UNITÀ mettendo da parte i sentimenti di divisione, di invidia, le lacerazioni che stanno indebolendo le nostre comunità. Da soli non andiamo da nessuna parte. Ogni città qui rappresentata, piccola o grande, borgo o capoluogo, ha una storia da raccontare ed un modello di coesione e di sviluppo civile da trasmettere ai giovani. Le nostre torri, i nostri campanili, l'orgoglio che non diventa mai isolamento e arroganza restando valore identitario. La Torre del Borgo che unisce Recanati, simbolo laico che ospita il sacro con la raffigurazione della Santa Casa di Nazareth, per due secoli la casa di Recanati prima della nascita di Loreto. Amicizia, collaborazione, unità, impegno condiviso tra i Comuni per vincere sfide complicate. Forti delle fasce tricolori che indossiamo, dell'Inno di Mameli che abbiamo ascoltato, forti dell'insegnamento di grandi geni come Giacomo Leopardi. Tra 120 anni ci saranno i nostri nipoti e pronipoti. Chissà cosa penseranno di noi e cosa diranno di noi. Sentiamoci responsabilizzati. Volgiamo lo sguardo oltre la siepe per cercare l'infinito. Grazie."

Dopo,la cerimonia in Aula Magna recital di poesia in piazza Leopardi e spettacolo pirotecnico musicale dalla Torre del Borgo e dal Palazzo Comunale.

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